20 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Secondo giorno di visita a Bologna

Napolitano: Ora serve un'Italia più sobria e più giusta

Il Presidente della Repubblica: Basta perdere tempo. Riforme a tutti i costi, troppo immobilismo. Province in primis. Monti: Ora crescita e occupazione, i giovani soffrono

BOLOGNA - Basta perdere tempo seguendo le solite vecchie logiche «conservatrici»: l'Italia deve «uscire dal tunnel» e dal'«immobilismo», deve superare la crisi «più sobria e più giusta»; servono «sacrifici», come il ridimensionamento del livello di redditi dei lavoratori, ma bisogna invertire la rotta e trovare una soluzione al debito pubblico che pesa in maniera immorale sulle spalle dei giovani. Giorgio Napolitano, nel suo secondo giorno della visita a Bologna, prende come modello quello «emiliano» dove non vi è soltanto «ricchezza e opulenza» ma «una vita molto socievole». Ma è alla politica italiana che si rivolge in particolare: riforme a tutti i costi, a partire dal rinnovamento delle istituzioni - Province in primis per le quali «siamo a mezz'aria» - portando avanti il federalismo fiscale, che è diventato un «dovere» e non una «opzione».

L'Italia esca dal tunnel più sobria e più giusta - Dopo aver incontrato gli imprenditori della Cooperativa costruttori e del Centergross di Bologna, il capo dello Stato si ferma con gli amministratori locali a Palazzo D'Accursio, all'indomani dal conferimento della laurea honoris causa in Relazioni internazionali e delle proteste degli «indignati». «Siamo in un tunnel», dice Napolitano, e per uscirne - «più sobria e più giusta» - all'Italia servono «sacrifici», ma attenzione: più che pensare allo «spread» - termine ormai diventato di moda - occorre risolvere il problema del debito pubblico che è «uno dei fattori di esposizione dell'intero contesto europeo ai rischi di deflagrazione».
«C'è molto ritardo sulle riforme istituzionali», insiste ancora il presidente; si è perso troppo tempo per «conservatorismo e continuità» quindi ora, a partire dal rinnovamento delle Province, si deve procedere con decisione a «metterle in calendario». Tutti d'accordo, tranne la Lega Nord che ha disertato l'incontro e i giovani del Pdl vestiti da Ghostbuster che hanno esposto al suo arrivo il cartello «Catturiamo la vecchia politica». Napolitano, prima di ripartire da Roma, prende un impegno con i politologi de Il Mulino: «Nel 2013, a fine mandato, valuterò la richiesta di diventare socio onorario».

Monti: Ora crescita e occupazione, i giovani soffrono - Dopo aver approvato il fiscal compact, «ora si può tornare senza complessi al problema della crescita», guardando «soprattutto verso i problemi dei giovani che dappertutto e in Italia in particolare soffrono il problema della disoccupazione». Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti, nel suo discorso di ringraziamento dopo aver ricevuto il premio «Trombinoscope» per l'Europeo dell'anno.
«Bisogna lavorare nei mesi e negli anni a venire per dare sostanza a questa marcia dell'Europa verso la crescita che ritengo assolutamente essenziale», altrettanto quanto le politiche di disciplina di bilancio, ha detto Monti.