18 aprile 2024
Aggiornato 16:30
In vista del Consiglio europeo del 30 gennaio

Monti da Napolitano, incontro pre-UE ma stavolta c'è ottimismo

L'incontro è servito a fare il punto della situazione italiana prima del confronto di lunedì con gli altri leader europei. Il Capo dello Stato rinnova l'appello a riformare per sbloccare il sistema

ROMA - Il consueto incontro preparatorio dei vertici europei, molto frequenti in questi mesi di emergenza economica. In vista del Consiglio europeo del 30 gennaio a Bruxelles, che sarà preceduto nella stessa mattinata di lunedì da un trilaterale con Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, anche oggi il premier Mario Monti è salito al Colle per incontrare il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Presenti al pranzo di lavoro anche il ministro per le Politiche europee Enzo Moavero Milanesi, il vice-ministro dell'Economia Vittorio Grilli, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà, il sottosegretario agli Esteri Marta Dassù e il rappresentante permanente d'Italia presso l'Ue Ferdinando Nelli Feroci.

Il Capo dello Stato rinnova l'appello a riformare per sbloccare il sistema - L'incontro è servito a fare il punto della situazione italiana prima del confronto di lunedì con gli altri leader europei. E alla luce dei passi compiuti negli ultimi mesi, considerate anche le prime risposte positive delle borse e il calo dello spread negli ultimi giorni, non sono mancate tracce di ottimismo tra i convivati, pur nella consapevolezza che l'emergenza non è affatto finita.
E che anzi c'è molto da fare, soprattutto in fatto di riforme, argomento sul quale il capo dello Stato è particolarmente sensibile, convinto che su sistema istituzionale ed elettorale bisogna agire prima delle prossime politiche. Napolitano ha colto l'occasione del messaggio inviato ad un seminario di studi su Aldo Moro, organizzato dalla rivista 'Il domani d'Italia', per rinnovare l'appello alle forze politiche per un «confronto più costruttivo e attento al bene comune, anche in una logica di semplificazione della rappresentanza e di alternanza al governo di schieramenti in competizione tra loro». Non è l'indicazione di un preciso modello elettorale, è un invito a sbloccare un sistema bloccato, com'era quello dei primi anni '60, quando il congresso della Dc a Napoli (era il 1962) optò per una «apertura al Partito Socialista e per una nuova collaborazione democratica di centro-sinistra di cui Aldo Moro fu protagonista ed artefice», ricorda Napolitano nel messaggio.