1 agosto 2025
Aggiornato 12:00
Approvato il Decreto liberalizzazioni | Le reazioni

Liberalizzazioni: Avvocati, la nostra protesta sarà dura

De Tilla (Oua): Serve una risposta immediata a questo processo di demolizione delle libere professioni e del sistema ordinistico, a cominciare dai primi due giorni di sciopero proclamati per il 23 e 2

ROMA - Avvocati sempre più sul piede di guerra contro il dl sulle liberalizzazioni, approvato stasera dal Consiglio dei ministri. Serve «una risposta immediata a questo processo di demolizione delle libere professioni e del sistema ordinistico», fanno sapere, avvertendo che «non è escluso che si inaspriscano le proteste» già decise oggi nell'assemblea, a cominciare dai primi due giorni di sciopero proclamati per il 23 e 24 febbraio.

«L'Avvocatura - afferma il presidente dell'Organismo unitario dell'avvocatura, Maurizio de Tilla - ha deliberato poche ore fa iniziative clamorose contro le liberalizzazioni selvagge, ora è ancora più indignata per gli ulteriori interventi previsti nel decreto. Fortemente negativo il giudizio sul tirocinio all'interno del corso universitario, dissenso totale sull'istituzione dei tribunali delle imprese. Gravissima l'abolizione delle tariffe, che costituisce un presidio per la fissazione del compenso e per la garanzia di qualità della prestazione professionale dei cittadini, ed è altrettanto inaccettabile che, nel caso di liquidazione da parte di un organo giurisdizionale, il compenso di un professionista sia determinato con riferimento a parametri stabiliti con decreto del ministro vigilante. Cioè un ulteriore svuotamento delle prerogative degli Ordini professionali e una chiara invasione di campo dello Stato».
Di fronte a cio, «oltre a confermare gli scioperi del 23 e 24 febbraio, non è escluso si ricorra a ulteriori e più dure forme di protesta», avverte il leader dell'Oua.