Naufragio del Giglio, 1.000 ancora su isola: in corso le identificazioni
Lo rende noto la protezione civile della Regione Toscana che spiega che «solo al termine delle procedure di identificazione sarà possibile definire il numero degli eventuali dispersi»
FIRENZE - Un migliaio di persone che sono state nella notte salvate dopo il naufragio della nave Costa Concordia, arenatasi nei pressi dell'Isola del Giglio dopo, a quanto emerge dalle prime ricostruzioni, avere urtato uno scoglio, sono ancora al Giglio, le altre si dividono tra il palazzetto dello sport e le strutture ricettive, mentre la compagnia di navigazione ha messo a disposizione anche navi noleggiate per il trasferimento dei passeggeri.
Lo rende noto la protezione civile della Regione Toscana che spiega che «solo al termine delle procedure di identificazione sarà possibile definire il numero degli eventuali dispersi».
Già alle tre di notte i naufraghi della nave Costa potevano contare su 3.500 posti letto in strutture ricettive della provincia di Grosseto. La protezione civile locale, grazie anche all'impegno dei sindaci, si è attivata con la sala operativa per la gestione dell'emergenza verso le 23, poco dopo la segnalazione da parte della protezione civile nazionale di quanto stava avvenendo.
Nella notte si sono attivate le strutture della protezione civile anche di altre province. Da Firenze e Arezzo sono arrivati carichi di coperte per soccorrere i crocieristi bagnati, in una notte per di più molto fredda. Fin dalle prime ore successive al disastro è cominciato anche il trasferimento dei naufraghi dall'Isola del Giglio alla terraferma, nel palazzetto dello sport di Porto Santo Stefano, dove, oltre alle varie attività di accoglienza, si stanno svolgendo le procedure di identificazione.
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