19 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Bossi: Sì all'arresto, ma libertà di coscienza

Cosentino, tensione alle stelle alla riunione della Lega: si sfiora la rissa

L'incidente, fortunatamente solo sfiorato, ha visto protagonista uno dei due membri leghisti in Giunta per le autorizzazioni, Luca Paolini, oggetto di dure critiche dell'ala maroniana. Il parlamentare è quasi venuto in contatto con Gianpaolo Dozzo

ROMA - Tensione alle stelle nella Lega Nord, a pochi minuti dal voto sulla richiesta d'arresto di Nicola Cosentino. Secondo quanto si apprende, nel corso della riunione del gruppo della Camera si è sfiorato il 'contatto fisico' tra due deputati e alla fine Umberto Bossi ha ribadito il sì all'arresto - dopo la frenata di ieri sera - pur concedendo libertà di coscienza a chi si sente «garantista». Ma «la gente del Nord vuole l'arresto», avrebbe aggiunto Bossi, che in un primo momento aveva però ribadito le ragioni del no alla custodia cautelare in carcere espressa già ieri sera. In mezzo, una momento di fortissima tensione fra gli uomini del cerchio magico e i maroniani e un duro intervento di Roberto Maroni.
L'incidente, fortunatamente solo sfiorato, ha visto protagonista uno dei due membri leghisti in Giunta per le autorizzazioni, Luca Paolini, oggetto di dure critiche dell'ala maroniana. Il parlamentare è quasi venuto in contatto con Gianpaolo Dozzo. I due, riferiscono le stesse fonti, sono stati tenuti a distanza da alcuni colleghi di partito.

Bossi, dal canto suo, ha prima spiegato le ragioni del no all'arresto. Poi, dopo che la tensione era salita oltre i livelli di guardia, ha sottolineato che «la gente del Nord» è ha favore dell'arresto, infine ha espresso la posizione del partito che - salvo sorprese - dovrebbe essere questa: sì all'arresto, ma libertà di coscienza per ciascun deputato. Certo è che interpellato in Transatlantico il capogruppo Marco Reguzzoni non si sbilancia, a pochi minuti dall'inizio del voto. A chi gli chiede infatti della posizione del gruppo si limita per due volte a rispondere «Ascolterò la nostra posizione da chi interverrà in Aula».