18 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Una raffica di ricorsi ai vari tribunali amministrativi regionali

Università: esposti al TAR su tasse fuorilegge, incubo rimborsi

UDU: «In Italia sono 33 gli atenei non in regola che hanno superato sulle tasse universitarie il limite previsto dalla legge. Da risarcire 220 milioni di euro, ma il problema sono gli investimenti. Nessuno tocchi tetto tasse al 20%»

ROMA - Contro le università «fuorilegge» sulle tasse agli studenti è in arrivo una raffica di ricorsi ai vari tribunali amministrativi regionali. Sarà l'Unione degli universitari a presentarli (se vi saranno studenti pronti a sostenerli), come ha già fatto contro l'ateneo di Pavia condannato nei giorni scorsi dal Tar della Lombardia a risarcire tutti i suoi studenti con circa 2 milioni di euro.

33 atenei non in regola - Ieri l'Udu aveva reso noto in un dossier che in Italia sono 33 gli atenei non in regola che hanno superato sulle tasse universitarie il limite previsto dalla legge: in totale nel solo 2010 avrebbero incassato senza averne diritto dai loro studenti circa 220 milioni di euro. Il sindacato studentesco organizzerà ora i ricorsi in tutti gli atenei dove si troveranno studenti disposti a effettuare il ricorso, «in modo che tutti i 220 milioni possano essere risarciti agli studenti vittime delle tassazione 'contra legem'». «L'obiettivo dei nostri ricorsi non è quello che mandare sul lastrico le università, ma smascherare quanto il sistema d'istruzione italiano sia tremendamente sotto finanziato», spiega Michele Orezzi, coordinatore nazionale dell'Udu.
«Ci rivolgiamo a tutte le università e ai rettori che in queste ore, terrorizzati da ricorsi a catena, attaccano gli studenti: ribadiamo più che mai che come stiamo denunciando da anni c'è un problema sostanziale legato al taglio delle risorse per le università. Usciamo dall'ipocrisia degli ultimi anni e diciamo chiaramente che è necessario un maggior investimento in scuola, università pubblica, ricerca libera e nel diritto allo studio, ormai quasi scomparso nel nostro Paese. E' questo che - conclude Orezzi - chiediamo di fare immediatamente al nuovo governo e al ministro dell'Istruzione Profumo. Ne va del nostro futuro e quindi del futuro del nostro Paese».

UDU a Crui: nessuno tocchi tetto tasse del 20% - Un avvertimento dall'Unione degli universitari alla Crui, la conferenza dei rettori delle università italiane che in queste ore si sta riunendo a Roma e che, all' ordine del giorno della discussione, avrebbe anche un confronto circa le tasse studentesche. «E' chiaro come la notizia del nostro ricorso vinto a Pavia - dice l'Udu - abbia modificato l'ordine del giorno dell'assemblea dei rettori e come la possibilità di ricorsi a catena in tutti gli atenei aleggi nella testa dei 32 rettori che, come denunciato nella nostra inchiesta pubblicata ieri, hanno una tassazione studentesca fuorilegge.
Siccome il motivo dei nostri ricorsi non è quello di mandare le università sul lastrico ma denunciare con forza il sotto finanziamento del sistema d'Istruzione pubblica nel nostro Paese, chiediamo alla Crui il coraggio di unirsi alla voce studentesca che dal 2008 protesta contro i tagli dei finanziamenti pubblici».
Gli studenti, quindi, proseguono. «Avvertiamo però la Crui: se la Conferenza dei Rettori affrontasse il problema in continuità con l'atteggiamento tenuto in questi anni dal ministro Gelmini non solo non si risolverà il problema, ma lo si aggraverà. Come studenti non permetteremmo in alcun modo che si vada a paventare un aumento della tassazione universitaria, una delle più alte a livello europeo, nel momento in cui occorre rilanciare il ruolo di un'università pubblica che nell'ultimo anno ha avuto un calo di immatricolazioni del 5%».
«Con la caduta del governo Berlusconi - concludono - è finito il tempo delle favole, e con la sentenza del Tar di Milano si mette un punto deciso al 20%: non è una soglia indicativa ma mira alla tutela del diritto allo studio nel nostro Paese: se si proverà a toccare quella soglia o ad aggirare il tetto sarà mobilitazione di piazza in ogni singolo ateneo e tutti gli studenti che in queste ore stanno costruendo i ricorsi con noi sono pronti a seguirci per difendere il proprio diritto allo studio». «Per questo chiediamo al ministro Profumo di essere garante del mantenimento del tetto del 20% e di far rispettare a tutte le Università questa soglia».