19 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Confronto «inedito» con Monsignor Rino Fischella

Cattolici: Bersani, la Politica non negozia valori ma la convivenza

Il Segretario del PD: «Su temi che riguardano la vita cerchiamo soluzioni non divisive. Pd ospitale e abitabile per nuovi fermenti che aiutino il paese»

ROMA - «La politica non può fare negozio dei valori, nè della fede, nè della gerarchia dei valori, ma la politica per la sua missione ha il dovere di negoziare la convivenza, o se volete il bene comune». Pier Luigi Bersani indica la sua visione del rapporto tra Chiesa e politica in un confronto «inedito» con monsignor Rino Fischella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione.
Bersani propone un «nuovo umanesimo» in cui «l'uomo non sia solo natura o grumo di materia nello spazio come dice Bagnasco, concetto che è abbordabile anche per una cultura laico», e invita a «non litigare sempre sui prodotti di importazione» ossia le normative che da altri paesi vengono varate sui temi della vita, ma sollecita a raggiungere un punto di incontro: «A furia di parlare di ciò che non è negoziabile non negoziamo nulla mentre arrivano ricette da tutto il mondo. Noi non possiamo stare paralizzati, ostativi e non immaginare una soluzione nostra».
Il segretario del Pd giudica «inconcepibile» che il Parlamento si sia diviso «50 e 50 sul tema del fine-vita» e critica quella «discussione divisiva» convinto che «si può trovare una soluzione italiana e umana». «Politica - ha insistito Bersani - è tenere assieme un paese che passerà un momento molto, molto complicato nel suo tessuto connettivo».

Pd ospitale e abitabile per nuovi fermenti che aiutino il paese - Rispetto alle «nuove invenzioni della scienza anche la politica deve darsi una bussola, un criterio - ammette Bersani - perchè la politica non è solo comunicazione ma anche pensiero e cultura. Bagnasco dice di non parlarne perchè sono temi divisivi, io dico parliamone, anche se le soluzioni che possono essere divisive in un paese già lacerato e divisivo dovrebbe essere un punto su cui riflettere. Il bipolarismo etico oltre a essere una iattura finirebbe in caricatura. La politica infatti può svilire le cose più nobili riducendole a mercato. Noi non accettiamo soluzioni divisive».
Il segretario del Pd parla a questo proposito del suo partito, fatto di «credenti e non credenti», come lo sono anche gli altri, «ma noi ci appassioniamo perchè pensiamo che i valori non vadano annacquati e cerchiamo la soluzione finchè la troviamo».
Quanto al termine laicità Bersani non accetta che venga equiparato al nichilismo e sostiene che «la convivenza di per sè presuppone una verità condivisa, un valore, sennò non sta in piedi. Il relativismo assoluto è una bomba N dello stare assieme». Infine a proposito del nuovo fermento tra le associazioni cattoliche il leader del Pd ritiene che sia «interessante per le sue prospettive e possa rappresentare l'oltrepassamento di una fase che ha inciso sul tessuto civico e morale del paese, ecco perchè tanti sentono l'esigenza di vedere se si possono accumulare risorse per aiutare il paese a riprendere il cammino. Se avrà sbocchi politici questo è affidato alla libertà di ognuno, il mio compito da segretario di un partito di credenti e non è renderlo ospitale, abitabile con questi fermenti utili».