Dopo il Molise i Modem chiedono una riflessione, Bersani: è stata una rimonta
Franceschini: «Colpa di Grillo». D'Alema: «Basta strumentalizzare»
ROMA - La sconfitta del centrosinistra in Molise apre un nuovo fronte polemico dentro il Pd. La minoranza di Modem, veltroniani in primis, critica il partito e chiede una riflessione sul perchè ci sia stato un crollo di consensi così clamoroso a fronte di un centrodestra che non ha certo stravinto. L'argomento è respinto al mittente dal segretario e dalla sua maggioranza che parlano di «risultato straordinario» per il centrosinistra in una regione in cui si partiva con uno svantaggio enorme. Semmai, sostiene Franceschini la colpa è dei «grillini» che ancora una volta, come in Piemonte, hanno sottratto voti al centrosinistra.
L'esito negativo per il centrosinistra e soprattutto per il Partito democratico delle elezioni regionali in Molise impone una riflessione approfondita e non reticente degli organismi dirigenti del partito», chiede Giorgio Tonini. Il centrodestra, screditato e in caduta, ha comunque vinto le elezioni nonostante abbia occultato il nome di Berlusconi e scontasse un giudizio non positivo sul governo regionale uscente che ha fatto perdere tanti consensi al PDL - sottolinea Verini -. Il problema è che il centrosinistra non è riuscito ad intercettare il voto di tanti elettori delusi e, in questo quadro, il voto del mio partito è particolarmente deludente sia rispetto ai dati omogenei del 2006 di DS e Margherita, sia rispetto al dato PD delle politiche 2008».
Si può sempre 'intercettare' meglio ma basta guardare i dati - è la replica di Bersani -, abbiamo rimontato di venti punti, un risultato che avrei preferito fosse migliore, certo, ma ci siamo andati vicino».
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