Scontri di Roma: PD, nuove leggi? Si applichino quelle che ci sono
Il Presidente del forum sicurezza del Pd Emanuele Fiano: «Perché le perquisizioni non sono state fatte prima?»
ROMA - Prima di parlare di nuove leggi per contrastare le violenze in piazza sarebbe bene applicare quelle esistenti. Lo ha detto il presidente del forum sicurezza del Pd Emanuele Fiano: «Prima di pensare a leggi speciali, converrà valutare perché non siano state utilizzate in maniere efficiente quelle esistenti. Domanda: perché l'ondata di perquisizioni, sacrosanta, che si sta compiendo in queste ore nelle principali città del Paese, non si è fatta nei giorni e nelle settimane precedenti alla manifestazione di sabato?».
«Le leggi vigenti - ha aggiunto - consentono già molte delle proposte avanzate in queste ore e i reati commessi da coloro che sono stati fermati sabato - violenza, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e altro - sono reati che già si possono perseguire con durezza e rapidità da parte della magistratura. Ovviamente, ogni miglioramento funzionale delle leggi vigenti ci troverà d'accordo ma vorremmo evitare un diversivo rispetto alle spiegazione che, comunque, il governo deve dare per il deficit di prevenzione che c'è stato».
«Non vorremo - ha concluso - che questa discussione su nuovi strumenti di legge impedisca di ricordare al Paese che un comparto sicurezza che ha subito negli ultimi tre anni e mezzo tagli per quattro miliardi di euro, non può per definizione essere efficiente come lo era prima. E d'altra parte tutto ciò fu oggetto di una lettera-appello, che non ha trovato nessun tipo di ascolto, dello stesso ministro Maroni nel luglio scorso nei confronti di Berlusconi e Tremonti».
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