30 luglio 2025
Aggiornato 15:30
Lotta alla mafia

Caltanissetta, sequestro da 7 milioni a imprenditore del videpoker

L'alterazione dei software consentiva puntate illimitate. Messina, sequestrati beni per 450 milioni ai Bonaffini. Palermo, sequestro beni per 4 milioni a un esponente del clan Brancaccio

PALERMO - La squadra Mobile di Caltanissetta ha sequestrato beni per 7 milioni di euro, alla famiglia di un imprenditore attivo nel settore del noleggio di videopoker e slot-machine. Il sequestro è stato effettuato su ordine della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Caltanissetta nell'ambito del'operazione denominata Les jeux sont faits. Sotto sequestro sono finite società commerciali, conti correnti, appartamenti, automobili e terreni.
Sette le persone indagate, con accuse, a vario titolo, di concorrenza illecita, peculato e frode informatica. Tre di loro, inoltre, sono indagati anche di associazione mafiosa. Per questo motivo l'imprenditore e un suo dipendente erano stati arrestati lo scorso marzo.
L'illecito era agevolato dall'alterazione dei software delle slot-machine elettroniche, in grado di raggirare le norme imposte dai Monopoli di Stato, consentendo ai giocatori di effettuare puntate illimitate. Grazie ad un telecomando, poi, all'arrivo dei controlli da parte delle forze dell'ordine, le schermate dei videpoker tornavano conformi alle regole nazionali che disciplinano questo settore.

Messina, sequestrati beni per 450 milioni ai Bonaffini - Beni mobili e immobili del valore di 450 milioni di euro, riconducibili a quattro persone appartenenti alle famiglie mafiose Bonaffini-Chiofalo, sono stati sequestrati oggi dalla polizia di Messina. Il provvedimento di sequestro comprendente 430 unità immobiliari, nove società, una flotta navale costituita da cinque motopescherecci e tre yacht di lusso, 26 mezzi agricoli pesanti, 13 autovetture e centinaia di rapporti bancari.
Il sequestro, spiega la polizia, è il risultato di complesse indagini di natura patrimoniale che hanno consentito di ricostruire l'ascesa economica del gruppo imprenditoriale Bonaffini-Chiofalo, che nel tempo ha accumulato ingenti ricchezze ottenute attraverso il reimpiego di proventi illeciti in diversi settori economici di Messina.
In particolare il gruppo imprenditoriale ha anche sfruttato i suoi legami con alcuni sodalizi criminali mafiosi di elevata pericolosità sociale che controllano le aree di insediamento imprenditoriale di Messina. In questo modo il gruppo imprenditoriale Bonaffini-Chiofalo riusciva a scoraggiare altri imprenditori concorrenti i quali, non potendo operare liberamente, sono stati costretti gradualmente ad abbandonare i vari settori di mercato, a loro esclusivo vantaggio.
Sono stati documentati, tra le altre cose, tutti gli interessi economici della holding criminale che, nel tempo, aveva diversificato i propri investimenti nel settore della pesca, della ristorazione e dell'edilizia.

Palermo, sequestro beni per 4 milioni a un esponente del clan Brancaccio - Beni per 4 milioni di euro sono stati sequestrati dal Gico della Guardia di finanza di Palermo, su ordine della sezione Misure di prevenzione del Tribunale, ad un esponente della cosca mafiosa di Brancaccio attivo nel campo delle estorsioni a imprenditori e commercianti.
Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle sul tenore di vita dell'uomo, hanno dimostrato che alcuni suoi consistenti investimenti economico patrimoniali, spesso intestati o attribuiti formalmente a suoi stretti congiunti, non trovavano alcuna giustificazione concreta nelle sue esigue disponibilità finanziarie ufficialmente dichiarate.
Ciò ha indotto gli investigatori a ritenere quindi che il suo patrimonio fosse in realtà il risultato del reimpiego dei proventi illeciti accumulati nel tempo grazie alle attività criminose.
Fra i beni sequestrati sono compresi, fra l'altro, due ditte individuali del valore complessivo di 2 milioni e 250mila euro, un motociclo, un villino del valore di 700mila euro, tre autovetture fra cui una «BMW X6» del valore di 60mila euro.