Sarah Scazzi, il Pg della Cassazione: spostare il processo a Potenza
Il Procuratore Generale sollecita i giudici ad accogliere il ricorso, attesa per la decisione
ROMA - Il processo per l'omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne uccisa il 26 agosto 2010 ad Avetrana, deve essere trasferito da Taranto a Potenza. Lo ha chiesto il sostituto procuratore generale Gabriele Mazzotta, ai giudici della prima sezione penale della Cassazione. Mazzotta ha sollecitato così l'accoglimento del ricorso presentato dai legali di Sabrina Misseri, accusata con la madre Cosima Serrano, di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere. La decisione arriverà in serata o, più probabilmente, domattina.
I difensori di Sabrina, Franco Coppi e Nicola Marseglia, sostengono che a Taranto il processo non può svolgersi serenamente per la troppa pressione dei media. La richiesta di rimessione del processo era stata presentata lo scorso 29 agosto dai legali Coppi e Marseglia, in occasione dell'udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Taranto Pompeo Carriere. I difensori della Misseri sono convinti che il processo non si può svolgere a Taranto a causa di un manifesto, a loro dire, clima ostile nei confronti delle due imputate e, soprattutto per il grande clamore mediatico che, sempre secondo Coppi e Marseglia, condizionerebbe le decisioni dei magistrati tarantini. Il professor Coppi nelle motivazioni della istanza di rimessione aveva parlato di «dileggio dalla stampa locale».