27 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Il delitto di Avetrana

Sarah Scazzi, la Cassazione decide sullo spostamento del processo

Per i Legali di Sabrina e Cosima a Taranto troppo clamore mediatico. La sede più naturale sarebbe sicuramente quella di Potenza

TARANTO - Oggi la Corte di Cassazione deciderà se spostare o meno da Taranto il processo sul delitto di Sarah Scazzi, la quindicenne uccisa il 26 agosto del 2010 ad Avetrana. In caso di responso favorevole, la stessa Cassazione indicherà in quale altra sede trasferirlo. La sede più naturale sarebbe sicuramente quella di Potenza. I giudici della Suprema Corte avvieranno oggi la discussione della richiesta di rimessione del processo che era stata presentata lo scorso 29 agosto dai difensori di Sabrina, gli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia, in occasione dell'udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Taranto Pompeo Carriere.

I legali di Sabrina Misseri, accusata con la madre Cosima Serrano di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere, sono convinti che il processo non si può svolgere a Taranto a causa di un manifesto, a loro dire, clima ostile nei confronti delle due imputate e, soprattutto per il grande clamore mediatico che, sempre secondo Coppi e Marseglia, condizionerebbe le decisioni dei magistrati tarantini.

Il professor Coppi nelle motivazioni della istanza di rimessione aveva parlato di «dileggio dalla stampa locale». Ieri sulla questione è intervenuta nei giorni scorsi anche l'Assostampa di Puglia. «È umanamente comprensibile che il professor Coppi preferisca altre ribalte e altri palcoscenici rispetto a quelli che potrebbe offrirgli la «stampa locale», ma non è accettabile - ha detto il presidente Raffaele Lorusso - che, a fondamento di una legittima richiesta come quella di spostamento di un procedimento penale, siano utilizzati come strumento i giornalisti pugliesi, capaci addirittura, secondo il difensore di Sabrina Misseri, di condizionare tutti i magistrati in servizio a Taranto».