23 agosto 2025
Aggiornato 05:30
La tenuta della maggioranza, le varie opinioni di destra e sinistra

Governo, Berlusconi favorisca le larghe intese o avanti al buio

La Russa: «Tra frondisti nessuno vuole attentare a Governo». Bersani: «Pronti a un Governo di transizione oppure elezioni». Vendola: «Governo di transizione? Proposta velleitaria»

ROMA - Ignazio La Russa, ministro della Difesa e coordinatore del Pdl, ammette «un po' di malessere naturale in condizioni del genere» all'interno del partito, ma esclude che tra i cosiddetti «malpancisti» ci sia qualcuno pronto a tradire il Governo. A suo parere infatti «Berlusconi non è mai stato in discussione» e «non credo che vi sia nessuno che voglia attentare alla permanenza del Governo o lavorare contro questa maggioranza».
Quanto ai numeri dei frondisti, per La Russa sono inferiori a quelli ipotizzati sulla stampa. «Alì Babà ne aveva quaranta. Qui vengono lanciati numeri, ma non siamo minimamente preoccupati. Siamo molto preoccupati dalla situazione economica, non certo per le notizie che rimbalzano dei frondisti. Quando il Pdl aveva minore dibattito interno si diceva che non c'era democrazia, adesso che c'è un confronto su cose anche essenziali come i modi per affrontare la crisi dicono ah i frondisti».
Il ministro è pronto a scommettere anche sulla fedeltà di Roberto Formigoni, il presidente della Regione Lombardia. «Ha ipotizzato - ha aggiunto a margine di una visita all'alpino ferito in Afghanistan Luca Barisonzi - che Berlusconi non si candiderà nel 2013, la stessa cosa prima di lui l'ha ipotizzata proprio Berlusconi. Dire che c'è un contrasto tra una cosa che Berlusconi dà come molto probabile e una cosa che auspica forse Formigoni mi sembra un esercizio incredibile. Su Formigoni sono sicuro che non ci sia niente oltre alla volontà di partecipare a un dibattito per capire quale sia il modo migliore per dare all'Italia tutte le armi possibili per contrastare la crisi, questo è il nostro problema».

Saro: «Berlusconi favorisca larghe intese, o avanti al buio» - Un percorso lineare, non da frondisti, per chiedere a Berlusconi di favorire un Governo di larghe intese che metta mano a misure sulla crisi e alla legge elettorale. Punti che saranno messi nero su bianco per essere accolti, altrimenti si apre un percorso al buio. Lo dice il senatore Giuseppe Saro, parte dei «malpancisti» del Pdl, al Messaggero.
«Non c'è nessuna fronda in atto. Stiamo lavorando, non sarà un documento di rottura o il manifesto di una corrente che non c'è. Si tratta di suggerimenti per un ragionamento che permetta al centrodestra di riorganizzarsi e preparare il 2013 allargando la coalizione», premette. E «per affrontare la grave situazione del Paese occorre arrivare ad un Governo di larghe intese. Chiediamo a Berlusconi di favorire questa soluzione dando vita ad un Governo che affronti più decisamente i nodi della crisi economica e che metta mano alla legge elettorale». I numeri? «C'è un malessere collettivo», ora «partirà una raccolta di firme e se alle parole corrisponderanno i fatti, dovrebbero essere molte».
«Siamo certi - dice ancora Saro - che le nostre riflessioni verranno valutate. Se poi si vuol rimanere sordi, ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Noi pensiamo tocchi a Berlusconi costruire una nuova fase. Se invece prevarranno coloro che minimizzano e rassicurano, si andrà avanti al buio e l'incidente sarà dietro l'angolo».

Bersani: «Pronti a un Governo di transizione oppure elezioni» - «Come Pd dobbiamo dire cosa faremmo davanti ad una possibilità di cambiamento». E «quindi dobbiamo essere disponibili a prendere delle responsabilità in un governo di transizione, credibile e capace di affrontare l'emergenza della crisi in modo credibile e darci la legge elettorale» sempreché «nella maggioranza finalmente qualcuno si convinca che così non si può governare un Paese». Ma «se questa possibilità non c'è bisogna certamente andare ad elezioni anticipate, perché fino al 2003 così non ci si può arrivare».
Lo ha ribadito il segretario del Pd Pierluigi Bersani a Campobasso, sottolineando in risposta alla richiesta dei Modem di Veltroni di un impegno a favore di un governo di transizione che «queste scelte non sono nelle nostre mani» mentre «è importante dire agli italiani quello che siamo pronti a fare». E in ogni caso, ha sottolineato ancora Bersani «quello che al Paese serve è un cambiamento, come avvenuto negli altri Paesi nei guai».

Vendola: «Governo di transizione? Proposta velleitaria» - «La proposta di un Governo di transizione mi sembra velleitaria, vive nell'immaginazione piuttosto che nella realtà». Lo afferma a Rainews24 il leader di Sinistra ecologia e libertà Nichi Vendola, in merito alla proposta di Walter Veltroni. «Rilanciamo nei confronti di Casini, mentre è il nostro avversario elettorale, ad esempio in Molise», ha detto il governatore della Puglia, secondo il quale «l'unica strada è quella delle elezioni anticipate. Si è indugiato troppo nell'idea di quel cantiere - ha detto Vendola - che dovrebbe essere già pieno anche di tanti soggetti sociali che stanno raccontando cosa significa sulla loro pelle la crisi».