28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Opposizioni: «Minzolini usa il Tg1 per fatti privati, basta»

RAI, «caccia» aperta a Minzolini, Gdf al Tg1 per il caso Ferrario

Il Direttore del TG1: «La mia perquisizione fatta per avere eco mediatica». Garimberti: «Tg1? Sbagliato l'uso privato della tv pubblica». Casini: «L'autonomia dei direttori è sacrosanta come diritto». Cicchitto: «La Rai è un'azienda a sovranità limitata»

ROMA - Una nuova inchiesta penale, gli ascolti sotto del Tg1 sotto la lente dei vertici aziendali. E il caso Minzolini che potrebbe tornare nel dibattito in Consiglio di amministrazione, già la prossima settimana. Per il direttore, già indagato dalla Procura di Roma con l'accusa di peculato, una nuova inchiesta, che nasce dalla causa di Tiziana Ferrario dopo la rimozione dal video, e dall'indagine penale avviata dopo la denuncia presentata dal legale della giornalista per mancato reintegro. Indagine che vede Minzolini coinvolto con due ipotesi di reato: mancato adempimento di quanto stabilito dal tribunale e abuso d'ufficio.

Minzolini: «La mia perquisizione fatta per avere eco mediatica» - Il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, interviene con un editoriale nell'edizione delle 20 sulla perquisizione al suo ufficio fatta dalla Finanza nell'ambito della causa di lavoro portata avanti da Tiziana Ferrario, indicandola come simile a quella che ha coinvolto il presidente del Consiglio, «diffamato», ha detto Minzolini. «Io - ha detto il direttore - rispetto i magistrati ma a volte però non posso non rimanere perplesso nei confronti del loro comportamento». Se infatti, ha sottolineato Minzolini, «mi avessero chiesto i documenti» che i finanzieri cercavano «li avrei portati io volentieri in Procura».
Invece, la perquisizione che, «se non si vuole pensare che sia una intimidazione», è comunque «sicuramente un'esagerazione» che ha alimentato una certa «eco mediatica» che Minzolini non ha mancato di rimarcare. Da qui il parallelo con l'inchiesta di Napoli e la vicenda delle escort del premier, finita sui giornali, parola per parola, a tempo di record. Insomma, per il direttore del Tg1 «l'amplificazione mediatica e il protagonismo dei magistrati sono il problema della giustizia», mentre l'inchiesta su Tarantini ha avuto come «unico risultato» quello di «infangare l'immagine del premier di questo Paese».
Però, ha concluso Minzolini, perchè tanta accuratezza nel diffondere le intercettazioni del premier, quando ci sono «voluti 20 anni per risolvere il giallo dell'Olgiata solo perchè un'intercettazione è stata dimenticata»? Insomma, per Minzolini, ce n'è abbastanza per dire: «C'è qualcosa di marcio in Danimarca».

Garimberti: «Tg1? Sbagliato l'uso privato della tv pubblica» - «Come ho già ricordato più volte in passato l'uso privato della televisione pubblica è sempre inopportuno. Ancora di più quando si tratta di fatti giudiziari. La Rai ha la massima fiducia nella magistratura e non si permette di giudicare le sue iniziative». Lo dice il presidente della Rai Paolo Garimberti commentando l'editoriale di questa sera del direttore del Tg1, Augusto Minzolini.

Casini: «L'autonomia dei direttori è sacrosanta come diritto» - «In uno stato liberale l'autonomia dei direttori è sacrosanta almeno quanto il nostro diritto di criticarli poiché la scelta di chi conduce un Tg non può spettare a un giudice. Una democrazia muore anche per le continue invasioni di campo e per la confusione di competenze». Lo scrive sul suo blog il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, commentando l'acquisizione di materiale oggi da parte della Guardia di Finanza al Tg1, per l'inchiesta sul caso Ferrario.
«E' il caso dell'irruzione della Guardia di Finanza nella sede Rai disposta dal magistrato titolare dell'inchiesta, nell'ambito della vertenza di lavoro tra il direttore del Tg1 Minzolini e la giornalista Tiziana Ferrario. Inutile negare la profonda crisi nel rapporto tra politica e giustizia: per noi il garantismo è una vocazione autentica e non può essere confuso con l'impunità o con l'idea di una casta che si autoassolve sempre. Detto questo, c'è da preoccuparsi per la spettacolarizzazione di alcune inchieste giudiziarie e per l'invasione impropria di sfere che appartengono alla discrezionalità e al libero arbitrio professionale», conclude.

Bondi: «Minzolini, superato il confine. I Magistrati violano la legge» - «Ormai vicende come quella riguardante il direttore del Tg1 Augusto Minzolini non fanno quasi più notizia, o meglio rischiano di non suscitare più alcuna preoccupazione e indignazione, perché ormai è stato abbondantemente superato il confine che separa uno stato di diritto da una situazione fuori controllo in cui alcuni magistrati e alcune procure violano sistematicamente la legge e i principi essenziali di ogni ordinamento democratico». Lo dichiara Sandro Bondi, coordinatore Pdl, sull'indagine per il caso Ferrario e l'acquisizione di materiale oggi nella sede del Tg1 da parte della Guardia di Finanza.

Gasparri: «Sconcertante l'intimidazione a Minzolini» - «E' sconcertante che si impieghino le forze dell'ordine per intimidire il direttore del tg Uno Minzolini invece che utilizzarle per le tante urgenze che ci sono. Esprimo la mia solidarietà al direttore, che non può essere molestato nelle sue legittime attività, e sono nel contempo solidale con gli esponenti della Guardia di finanza costretti a incredibili iniziative». Lo dichiara Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl.

Cicchitto: «La Rai è un'azienda a sovranità limitata» - «E' incredibile che una vertenza di lavoro in cui il protagonista è la azienda Rai - e i soggetti della controversia - debba finire con la Guardia di Finanza negli uffici di Minzolini. Da qui dobbiamo forse dedurre che la Rai evidentemente è a sovranità limitata». Lo ha affermato il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, commentando la perquisizione da parte della Gdf negli uffici del direttore del Tg1 per il mancato reintegro di Tiziana Ferrario alla conduzione. «E' perciò impossibile modificare direttori, conduttori e altre mansioni? Chi decide?», ha aggiunto.

Napoli: Contro Minzolini «metodo Berlusconi» - «Contro il direttore del Tg1, al quale esprimo la mia totale e incondizionata solidarietà, è scattato il 'metodo Berlusconi', vale a dire una visita intimidatoria della Guardia di Finanza come preavviso di grane più grosse in arrivo». Lo dichiara Osvaldo Napoli, vice capogruppo Pdl alla Camera.
«Soltanto in Italia la rimozione di una giornalista dal video può provocare il sopralluogo della Guardia di Finanza. Con tanti saluti all'informazione libera e indipendente. L'irruzione, è il caso di chiamare le cose con il loro nome, negli uffici di Minzolini era finalizzata all'acquisizione di quali prove? O non è piuttosto un modo per suscitare clamore mediatico per denigrare un professionista autorevole come Minzolini?», conclude.

Opposizioni: «Minzolini usa il Tg1 per fatti privati, basta» - Proteste a una voce da Pd e Idv per l'editoriale del direttore del Tg1 di questa sera. Secondo Francesco Pardi (Idv) e Vincenzo Vita, infatti, Augusto Minzolini userebbe il Tg1 per una vicenda privata.
«Se c'è del marcio in Danimarca, tanto per usare le stesse parole con cui ha chiuso il suo ennesimo editoriale, ce n'è ancora di più alla direzione del tg1. Come il suo datore di lavoro Berlusconi - afferma Pardi - anche Minzolini non riesce a cogliere il filo sottile del conflitto di interessi. Stasera ha fatto un uso privato della televisione pubblica denunciando una ispezione della guardia di finanza al tg1 e approfittandone per delegittimare il lavoro dell'intera magistratura. Se sommiamo questa anomalia all'inchiesta della carta di credito aziendale e al crollo dello share del suo tg ci sono tutti gli estremi per mandarlo a casa».
«E' assolutamente improprio - sono le parole di VIta - l'uso che fa il direttore del Tg1 della testata per difendere se stesso e Berlusconi dalla magistratura. Si tratta di un servizio pubblico, svillaneggiato nelle sue prerogative fondamentali. Oramai Minzolini è diventato la caricatura di se stesso».

Orlando (IdV): «Minzolini grave anomalia del servizio pubblico» - «Minzolini continua ad essere una grave anomalia del servizio pubblico. Il Tg1 non fa più informazione da quando c'è il direttorissimo. Il telegiornale perde continuamente ascolti e ci chiediamo perché il direttore generale non lo rimuove prima che la sua presenza getti ulteriore discredito sull'azienda più di quanto non abbia già fatto?». E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, che aggiunge: «Il dg Lei ha contribuito a far cancellare dai palinsesti trasmissioni di successo come Annozero, Parla con me e Vieni via con me e si ostina inspiegabilmente a tenere Minzolini». «L'Italia dei Valori che è l'unica forza politica presente in Parlamento a non aver accettato poltrone nel Cda Rai, chiede a tutti i partiti di fare un passo indietro e di restituire la Rai ai cittadini e alla libera informazione, approvando una legge sul conflitto d'interessi», conclude Orlando.