19 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Per il partito di Vendola il duello Berlusconi-Tremonti danneggia l‘Italia

SEL: su Bankitalia dal Governo spettacolo indecente

Massimiliano Smeriglio, responsabile economia e lavoro del Sel: «Saccomani più vicino alle tecnocrazie europee per la sua continuità con Draghi». Berlusconi rimanda la decisione ad un vertice di maggioranza. Brunetta: «Berlusconi farà una grande scelta». Intanto si staglia l’ombra di un terzo uomo

ROMA - «Berlusconi e Tremonti stanno giocando sulla pelle di una delle istituzioni più autorevoli dell’Italia con il risultato di minarne la credibilità. Il danno per il Paese è enorme », ha dichiarato al Diario del Web, Massimiliano Smeriglio, responsabile del lavoro e dell’economia del partito di Nichi Vendola.

Quali sono gli obiettivi di Berlusconi e quali quelli di Tremonti?
«Berlusconi certamente punta ad avere un punto di riferimento alla Bcc legando la nomina ad una continuità con Draghii. Tremonti conduce una partita più locale, più attenta agli equilibri nazionali. Purtroppo il dato di fondo è che il braccio di ferro fra i due si traduce in un danno di immagine per Bankitalia in un momento in cui dovremmo fare il massimo sforzo per valorizzare le nostre istituzioni agli occhi del mondo», risponde Massimiliano Smeriglio.

Ma il partito di Vendola fra Grilli e Saccomani chi preferisce?
Ci chiamiamo fuori dalla logica di un dualismo che non condividiamo. Fermo restando che stiamo parlando di due personaggi, Grilli e Saccomani, di alto profilo, riteniamo dannosa in questi casi l’invadenza e l’ingerenza della politica.
Detto questo, poiché la forma è alle volte anche sostanza, guarderei con molta attenzione all’indirizzo dallo stessa Banca d’Italia che ha rivendicato la sua terziarietà».

E riguardo le prevedibili preferenze a Francoforte e nell’Unione?
«Presumibilmente le tecnocrazie europee sentono più vicino a loro Fabrizio Saccomanni, se non altro per la sua continuità con Mario Draghi» ha concluso la sua intervista con il Diario del Web, Massimiliano Smeriglio.

Berlusconi rimanda la decisione ad un vertice di maggioranza - Dovrà essere un vertice di maggioranza da convocare a breve a sciogliere il nodo della scelta del prossimo Governatore della Banca d'Italia su cui va raggiunto un «accordo politico» nella maggioranza. E' quanto avrebbe detto il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante il vertice con i capigruppo di maggioranza a palazzo Grazioli.

Il Premier: bisogna fare presto, ma dopo un accordo politico - Secondo quanto riferito da alcuni partecipanti, Berlusconi avrebbe spiegato che per risolvere lo stallo è necessario un vertice politico in tempi rapidi, entro la prossima settimana per risolvere la questione. E' un problema delicato, avrebbe detto il Premier. Bisogna fare presto, ci vuole un accordo politico prima di presentare un nome.

Brunetta: Berlusconi farà una grande scelta - Ricordo che è stato il premier Berlusconi a indicare Mario Draghi come governatore di Bankitalia ed è stata una grande scelta». Così il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, il quale ha aggiunto che «il presidente Berlusconi farà nelle prossime settimane un'altrettanto grande scelta».

Spunta l’ombra di un terzo uomo - Alla domanda se quindi riuscirà a spuntarla l'attuale direttore generale di Palazzo Koch, Fabrizio Saccomanni, che sarebbe preferito dal premier, rispetto al direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, Brunetta ha preferito non rispondere.