Gianni Letta a Bagnasco: Con la crisi avanti insieme per il bene comune
Il Sottosegretario richiama alla sintonia tra Ratzinger e Napolitano per rinnovamento etico
ROMA - In questo «momento difficile per il mondo intero e per l'Italia in particolare», il governo italiano e la Chiesa devono «perseguire insieme il bene comune». E' questo l'«invito», anzi, il «monito morale» che il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta rivolge alla delegazione ecclesiastica guidata dal presidente della Cei Angelo Bagnasco durante un convegno nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia.
All'indomani dell'attacco implicito di Bagnasco al premier Silvio Berlusconi durante l'apertura del consiglio permanente della Cei, oggi il cardinale si è limitato a un appello più generico per una «correzione degli stili di vita». Letta non ha nominato mai Berlusconi, scegliendo di citare a più riprese il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano persino quando quest'ultimo ha dato ragione al Papa circa la necessità di un rinnovamento etico per il Paese.
Letta ha ricordato infatti il «monito» di Ratzinger al momento di partire per la Germania che ha trovato «piena sintonia con l'Italia come ha dimostrato il messaggio del presidente della Repubblica nel messaggio che gli ha rivolto quando è rientrato in Italia». La celebrazione di questa sera, ha aggiunto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, rinnova «l'auspicio che che la collaborazione tra Chiesa e Stato continui e si approfondisca in questo momento difficile per il mondo intero e per l'Italia in particolare». «La celebrazione dei 150 anni fatta qui insieme è un richiamo e un monito per tutti» ha proseguito.
Solo così, secondo Letta, «potremo far nostro il dovere di cui ha parlato il presidente della Repubblica quando parlando ai giovani che iniziano l'anno scolastico ha richiamato la responsabilità della politica e di chi governa a dare speranza e fiducia nel domani». «Insieme potremo farlo» ha concluso Letta.