28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Sbarchi Lampedusa

Immigrati, oggi altri 700 trasferimenti da Lampedusa

Dito puntato contro il Governo «miope». Viminale: «Isola svuotata in 48 ore»

LAMPEDUSA - Trasferimenti nella notte e altri 700 promessi per oggi: è il piano previsto per svuotare Lampedusa dopo la rivolta degli immigrati tunisini che ha sconvolto l'isola e provocato un fuoco di fila sul governo. Dopo anni di una spontanea politica dell'accoglienza da parte della cittadinanza, ora l'ultima rivolta ha scoperchiato il vaso di Pandora nel quale erano racchiuse la pazienza dei lampedusani e la speranza che il governo, come promesso tante e tante volte, facesse qualcosa di radicale per liberare l'isola divenuta in pratica un Centro di accoglienza (Cie) in mezzo al mare.

La protesta degli immigrati, tutti tunisini che secondo il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis, sarebbero «detenuti, delinquenti» mandati dal governo di Tunisi nell'ambito degli «accordi truffa» fatti con Roma, è scoppiata martedì sera con l'incendio appiccato ad alcuni del padiglioni del Cie, e si è inasprita ieri con una vera e propria guerriglia tra immigrati e abitanti, culminata poi nell'intervento delle forze dell'ordine. «Qui non si può parlare di diritti umani e non venga in mente a nessuno di parlare di razzismo perchè noi lampedusani abbiamo fatto di tutto in nome dell'accoglienza», ha precisato il sindaco.

I sindacati, Save the Children, l'Arci, il Cir hanno tutti espresso grande preoccupazione per quanto sta accadendo, ma hanno tutti ammesso che la rivolta era «attesa», come conseguenza di una politica definita «miope», «criminale», «sbagliata», un «disastro annunciato causato da incoscienza». A fare il punto è il consiglio italiano per i rifugiati che spiega: «I migranti che stanno arrivando nell'ultimo periodo dalla Tunisia provengono principalmente da una zona, quella di frontiera con la Libia, la cui economia si è sempre principalmente basata sul traffico commerciale transfrontaliero. Commercio che si è drasticamente interrotto dopo la presa di potere del Comitato di Transizione Libico. Secondo pilastro dell'economia locale era il turismo, pressoché cessato nel periodo estivo. I ragazzi che stanno arrivando sulle nostre coste sono, in gran parte, disoccupati a causa di questi elementi post-rivoluzionari».

Dal Viminale il sottosegretario Sonia Viale ha fatto sapere che entro 48 ore tutti i clandestini presenti a Lampedusa saranno trasferiti per essere rimpatriati, condannando le violenze in corso sull'isola e confermando «la massima e costante attenzione del Viminale su quanto sta accadendo».

Ma, intanto, a Lampedusa qualcosa si è rotto: quel modello di accoglienza che, nel pieno dell'emergenza sbarchi dovuta alla crisi umanitaria in nord Africa, quando gli immigrati arrivavano senza soluzione di continuità e ci si tuffava in mare per portarli in salvo, aveva fatto proporre i lampedusani per il Nobel per la pace.