26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Udienza pubblica a Castelgandolfo

Il Papa: «Arte e bellezza sono porte aperte verso Dio»

L'elogio di Benedetto XVI: «Possono aprire gli occhi del cuore e della mente alla verità»

ROMA - Elogio di arte e bellezza che rappresentano «porte aperto verso l'infinito» e «possono aprire gli occhi del cuore e della mente verso la verità» da parte di Papa Benedetto XVI, nel corso dell'udienza pubblica tenuta a Castelgandolfo.

«Oggi vorrei soffermarmi brevemente ha sottolineato fra l'altro il Pontefice- su uno dei canali che possono condurci a Dio ed essere anche di aiuto nell'incontro con Lui: la via delle espressioni artistiche». Che è » parte di quella via pulchritudinis ovvero via della bellezza di cui ho parlato più volte e che l'uomo d'oggi dovrebbe recuperare nel suo significato più profondo». Perchè «davanti ad una scultura, ad un quadro, ad alcuni versi di una poesia, o ad un brano musicale si può provare un'intima emozione, un senso di gioia: percepire, cioè chiaramente che di fronte non c'è soltanto materia ma qualcosa di più grande, qualcosa che 'parla', capace di toccare il cuore, di comunicare un messaggio, di elevare l'animo».

«L'arte - ha affermato il Papa - è capace di esprimere e rendere visibile il bisogno dell'uomo di andare oltre ciò che si vede, manifesta la sete e la ricerca dell'infinito. E' come una porta aperta verso l'infinito: verso una bellezza e una verità che vanno al di là del quotidiano». E «un'opera d'arte può aprire gli occhi della mente e del cuore, sospingendoci verso l'alto». Così come «ci sono espressioni artistiche che sono vere strade verso Dio, la Bellezza suprema», ed anche «un aiuto a crescere nel rapporto con Lui, nella preghiera» , come nel caso delle cattedrali e, più in generale, di tutte le opere d'arte, che «nascono dalla fede e che esprimono la fede».

Da qui, quello che Benedetto XVI ha definito come «un invito» ai fedeli «a riscoprire l'importanza di questa via anche per la preghiera» e «per per la nostra relazione viva con Dio». Perchè «Le città e i paesi in tutto il mondo racchiudono tesori d'arte che esprimono la fede e ci richiamano al rapporto con Dio». E dunque «la visita ai luoghi d'arte può non essere solo occasione di arricchimento culturale ma può diventare anche un momento di grazia, di stimolo per rafforzare il nostro legame e il nostro dialogo con il Signore, per fermarsi a contemplare - nel passaggio dalla semplice realtà esteriore alla realtà più profonda che esprime - il raggio di bellezza che ci colpisce, che quasi ci 'ferisce' nell'intimo e ci invita a salire verso Dio».