29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Emergenza immigrati

A Lampedusa sbarcati 22 tunisini in due barche a vela

Primo sbarco alle 20.10. Tutti uomini, stanno bene. Il Cps di Pozzallo chiude le porte fino alla riparazione dei danni

LAMPEDUSA - Sbarco alquanto insolito a Lampedusa (Agrigento). Ventidue migranti di nazionalità tunisina sono, infatti, approdati sulla maggiore delle Pelagie a bordo di due imbarcazioni a vela. Il primo sbarco è avvenuto alle 20.10 circa, quando 14 extracomunitari sono giunti in porto con una barca a vela di circa 10 metri, che imbarcava acqua. Poco più tardi, altri 8 tunisini sono arrivati a Lampedusa con un'altra imbarcazione a vela: erano stati intercettati a 41 miglia a Sud Ovest dell'isola e sono stati scortati in porto dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Sono tutti uomini e tutti in buono stato di salute. I tunisini sono stati trasferiti al Centro di identificazione ed espulsione di contrada Imbriacola, a Lampedusa.

Il Cps di Pozzallo chiude le porte fino alla riparazione dei danni - Il Centro di primo soccorso di Pozzallo (Ragusa) non ospiterà nuovi migranti fino al ripristino completo della struttura. E' quanto emerso stamani nel corso di una conferenza stampa tenutasi alla Questura di Ragusa, dove i comandanti di polizia, carabinieri e guardia di finanza hanno fatto il punto sulla rivolta avvenuta la notte tra domenica e lunedì al Cps.
«I tunisini fuggiti dalla struttura - ha spiegato il questore di Ragusa, Filippo Barboso - sono stati 69. Fino ad ora ne abbiamo rintracciati e fermati 25, di cui 13 tratti in arresto per devastazione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale». I danni hanno riguardato i suppellettili della struttura, alcuni muri completamente abbattuti per ricavare dei mattoni da tirare alle forze dell'ordine e delle grandi vetrate poste all'ingresso del Centro, da cui gli operatori di pubblica sicurezza vigilavano dall'esterno i migranti ospitati.