Maroni: Introdurre il reato di omicidio stradale
«Va distinto dall'omicidio colposo, introdurre la flagranza differita». Maroni: «Nel 2010 incidenti diminuiti del 6%»
ROMA - Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e il titolare della Giustizia Francesco Nitto Palma, hanno annunciato l'intenzione di proporre l'introduzione nel nostro ordinamento penale del reato specifico di «omicidio stradale». I due ministri lo hanno detto nella conferenza stampa di Ferragosto al Viminale.
«E' una vera e propria necessità» ha spiegato il ministro Nitto Palma, ed è necessario che questa fattispecie «venga considerata come una forma autonoma di reato, che venga riconosciuta la flagranza differita che consenta l'arresto di chi si macchia di questo particolare reato».
Questa nuova fattispecie di reato «va distinta dall'omicidio colposo», ha sottolineato il ministro Maroni, e consentirebbe di sanzionare coloro che si rendono colpevoli di omicidi mettendosi al volante ubriachi o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Maroni ha ricordato la tragedia avvenuta ieri in Liguria, dove un albanese andando contromano sull'autostrada sotto l'effetto dell'alcol ha causato un incidente stradale che ha ucciso quattro giovani francesi in vacanza.
Maroni: «Nel 2010 incidenti diminuiti del 6%» - Nel 2010 gli incidenti stradali sono stati 105.006 e sono diminuiti del 6,1% rispetto all'anno precedente. Sono diminuite anche le vittime che sono state 2.458 (-3,2%) e i feriti (75.814, con una calo del 6,1%). Sono i dati forniti dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che ha annunciato oggi l'introduzione di un nuovo reato, quello di omicidio stradale.
IDV: «Calendarizzare la nostra proposta» - «Se quelle di Maroni sull'introduzione del reato di omicidio stradale non sono, come spesso capita, parole al vento, basta che chieda la calendarizzazione immediata della proposta di legge di Italia dei Valori, la n. 3774 del14.10.2010, a mia prima firma». Lo dice in una nota Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera. «Da tempo - afferma l'esponente dipietrista - l' Idv è vicina alle associazioni della vittime della strada che lo chiedono con forza. E' ora che finisca la tolleranza nei confronti di chi in preda all'alcol o alla droga commette veri e propri omicidi».
Storace: «Bene Maroni» - «Voglio ringraziare Maroni. è da mesi che La Destra è impegnata con la petizione popolare per introdurre il reato di omicidio stradale. Il testo di legge è già disponibile e alla ripresa chiederò al ministro di parlarne». Lo dichiara in una nota il Segretario Nazionale de La Destra, Francesco Storace.
ANIA: «L'84% degli italiani dice sì al reato stradale» - La Fondazione Ania ha espresso un giudizio positivo all'annuncio fatto oggi dal ministro dell'Interno Roberto Maroni sulla introduzione del reato di omicidio stradale. «Siamo convinti da tempo che sia necessaria una battaglia d'insieme per l'introduzione di un reato specifico che sarebbe un passo avanti importante. E non è un caso che quest'anno Fondazione ANIA abbia scelto come tema della propria campagna di comunicazione proprio il rispetto delle regole», ha commentato Sandro Salvati, Presidente della Fondazione ANIA.
Secondo un' indagine Ipso condotta per conto di Fondazione ANIA, sette italiani su dieci dichiarano di infrangere le regole, spesso o qualche volta, nonostante il 91 per cento di coloro che hanno risposto al sondaggio consideri grave e da condannare la violazione delle norme del codice della strada.
Nel solo 2009 a causa degli incidenti stradali ci sono stati 4.237 morti, 1.200 dei quali sotto i 30 anni, un milione di feriti e ben 20 mila persone hanno avuto salva la vita ma adesso sono paraplegici. Una cittadina di paraplegici spunta ogni anno in Italia come conseguenza degli scontri su strada. «Il legislatore dovrebbe prendere atto - ha aggiunto Salvati - che l'84% degli italiani, e in misura forte i giovani, si è dichiarato favorevole all'introduzione del «reato stradale» secondo quanto accertato dal sondaggio ISPO/Fondazione ANIA e, quindi, agire di conseguenza. Le persone - ha concluso Salvati - continuano a pensare che guidare sia una cosa banale, che possono fare come gli pare, e invece guidare significa condurre un' arma a quattro ruote. Se guidi ubriaco non puoi pensare che l'incidente sia un fatto capitato per caso. Ne sei direttamente responsabile».
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