Rondini: tempi lunghissimi per il reato di omicidio stradale
A Monza un giovanissimo di 15 anni muore per un incidente provocato da un pirata della strada. Diciotto vittime della strada in due mesi e una legge sul reato di omicidio stradale ancora lontanissima. Alla Camera passa la Legge delega in cui si introduce l'ergastolo della patente, pena accessoria al reato di omicidio stradale, che prevede la modifica del Codice Penale.
ROMA - «Io ritengo che non si possa fare come ha fatto Renzi: venire qui in Aula quando c'è stato l'intervento di insediamento, preannunciare l'introduzione di pene più severe per chi guida sotto effetto di alcool e droga e quindi lasciare intendere che si sarebbe introdotto il reato di omicidio stradale e poi, di fatto, non agevolare non agevolare nessun provvedimento che porti a questo». A parlare è il deputato della Lega nord Marco Rondini, che, in un'intervista rilasciata al DiariodelWeb.it, commenta la situazione stagnante rispetto ad una legge sull'omicidio stradale. All'indomani dell'ennesima vittima di un pirata della strada, si sente forte la necessità di andare avanti con la legge.
L'ERGASTOLO DELLA PATENTE - Il deputato della Lega nord spiega come alla Camera sia stata approvata un Legge delega – oggi in esame al Senato – che miri all'introduzione del ritiro della patente permanente per chi uccide guidando sotto effetto di droghe e alcool. «In Commissione Trasporti, alla Camera, la Legge delega di riforma del Codice della Strada ha terminato il suo iter ed è passata al Senato. In quella Legge delega di modifica del Codice della Strada è stato inserito un passaggio nel quale diventerà legge – quando ci saranno i decreti attuativi – l'ergastolo della patente. Quindi ad una persona che guidando sotto effetto di alcool o droga uccide una persona verrà sequestrata la patente a vita. L'ergastolo della patente è previsto come pena accessoria, quindi collegata, al reato di omicidio stradale». Reato, questo, che, come spiega l'onorevole Rondini «può essere introdotto solo a seguito della modifica del Codice Penale, passaggio che ancora non è stato fatto in sostanza. Perché alla Camera non è ancora partito nulla sull'omicidio stradale». È stato avviato, invece, il discorso sull'ergastolo della patente, «prevedendo anche all'interno della Legge delega l'intenzione di andare a modificare il Codice Penale per introdurre il reato di omicidio stradale», spiega il deputato leghista. Come sottolinea, ancora, l'onorevole, però, si tratterebbe di discorsi distinti: «Sono due leggi diverse, nel senso che non si può produrre nella stessa Legge delega l'ergastolo della patente e l'omicidio stradale, semplicemente perché uno tocca il Codice della Strada e l'altro tocca il Codice Penale».
TEMPI LUNGHISSIMI PER IL REATO DI OMICIDIO STRADALE - Se alla Camera la Legge delega approva l'ergastolo della patente, in Senato si cerca di avviare la discussione per procedere con il reato di omicidio stradale. Come spiega l'onorevole Rondini, «la Legge delega, quindi, è passata al Senato. Al Senato, però, è stata già incardinata, invece, in Commissione Giustizia la Legge di modifica del Codice Penale per introdurre l'omicidio stradale. Però è stata incardinata, quindi inizierà l'iter, che non è stato ancora avviato». La situazione sembra, dunque, ancora di stallo e la strada sembra ancora lunga: «Ad oggi, a parte la Legge delega di riforma del Codice della Strada, non c'è nulla e, in più, anche questa Legge delega di riforma del Codice della Strada diventerà legge solo con i decreti. Ma non solo: deve concludere prima l'esame al Senato; se viene modificato quello che è uscito dalla Camera ed è andato al Senato, deve fare un'altra lettura alla Camera. Quindi sui tempi, devo essere sincero, non saranno brevi». Nella Legge delega, il passaggio di introduzione dell'ergastolo della patente e andare a prevedere la modifica del Codice Penale per l'introduzione dell'omicidio stradale è stato introdotto perché io avevo presentato un emendamento e l'emendamento è stato accolto. In origine ho presentato questo emendamento in Commissione Trasporti, è stato accolto, recepito ed oggi è dentro il testo della Legge delega».
LA DEPENALIZZAZIONE DEL REATO DI OMISSIONE DI SOCCORSO - Il deputato della Lega nord non può che puntare il dito contro il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che proprio in occasione del discorso di insediamento a premier aveva accennato alla necessità di normare le responsabilità dei pirati della strada. Da allora, però, nulla di fatto. «Io ritengo che non si possa fare come ha fatto Renzi – spiega il deputato Rondini – venire qui in Aula quando c'è stato l'intervento di insediamento, preannunciare l'introduzione di pene più severe per chi guida sotto effetto di alcool e droga e quindi lasciare intendere che si sarebbe introdotto il reato di omicidio stradale e poi, di fatto, non agevolare non agevolare nessun provvedimento che porti a questo». Rondini, mette in luce, inoltre, il fatto sconvolgente quanto inquietante della depenalizzazione del reato di omissione di soccorso, che segna una battuta d'arresto importante nell'ambito del crimine stradale: «In più, uno dei reati che è stato depenalizzato, perché ritenuto di lieve entità – e questa è la cosa incredibile – quindi uno di quei reati per cui non si procederà più, è l'omissione di soccorso. E questo è allucinante. Noi sappiamo che l'omicidio stradale, oggi come oggi, così come è inserito nella Legge delega, va a toccare solo coloro i quali guidano sotto effetto di alcool e droga, ma io credo che, invece, al contrario, oggi ci sia la necessità di estenderlo anche ai pirati della strada, coloro i quali uccidono e non si fermano. È giusto che sia così: l'omissione di soccorso, a volte, è causa di morte, perché l'intervento immediato potrebbe salvare la vita. In più la persona che commette il reato di omissione di soccorso, quando viene preso a distanza di giorni, con l'alcool test non risulta più nulla. Allo stato attuale rimane comunque rimane che l'unica cosa approvata dalla legge delega alla Camera che è andata al Senato, dove è prevista, appunto, l'ergastolo della patente e l'indicazione di andare a modificare il Codice Penale per introdurre l'omicidio stradale, grazie all'emendamento che avevo presentato io che era stato accolto e che, però, è fermo oggi al Senato».
LA LEGGE IN DISCUSSIONE IN COMMISSIONE TRASPORTI - «In Commissione Trasporti, sempre alla Camera, in parallelo stanno portando avanti una legge con la quale vengono introdotte le stesse pene che sono previste nella Legge delega», spiega il deputato. Ma perché? Perché si tratta da una parte di «una legge delega, con cui si va a tracciare il perimetro entro il quale il governo deve muoversi per scrivere i decreti attuativi, ma non scriviamo la legge per filo e per segno. Con la legge delega vengono date delle indicazioni di massima e i decreti attuativi diventano decreti attraverso i quali si scrive la legge. Al contrario la legge, quella di cui abbiamo iniziato adesso l'esame in Commissione Trasporti, dice già quali sono le pene e non si limita a tracciare semplicemente il perimetro e ha previsto in quella legge anche delle pene maggiori per chi guida senza assicurazione o senza patente. Perché dai dati forniti dalla Polizia stradale sappiamo che in molti casi i pirati della strada circolano senza patente o privi di copertura assicurativa», conclude l'onorevole Rondini.
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