19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Il leader di SEL: «Italia vulnerabile per la classe dirigente travolta da scandali»

Vendola: Politica genuflessa al mercato

Di Pietro: «Discutere delle modifiche alla manovra». Boccia (PD): «Dal Governo serve trasparenza assoluta». Crosetto: «Di Pietro e Vendola delirano»

ROMA - «Care compagne e cari compagni». Esordisce così Nichi Vendola in una lettera aperta ai militanti di Sel e al popolo della sinistra, che appare questa mattina sul sito internet di Sinistra Ecologia Libertà nella quale parla dell'attuale crisi finanziaria e delle responsabilità della classe dirigente.
«Viviamo un passaggio d'epoca che ha la potenza e la crudeltà di una guerra, sentiamo l'odore di un temporale che talvolta sembra somigliare al diluvio universale, sappiamo che verranno giorni difficili e amari per il nostro Paese - scrive il leader di Sel.
La crisi è stata colpevolmente negata, occultata, esorcizzata dai pubblicitari di Palazzo Chigi. Oggi questa crisi esplode, continua ad esplodere ogni giorno, percuote il mondo nostro come una febbre misteriosa e crescente».
«La propaganda non può nascondere la realtà - prosegue il leader di Sel nella prima parte della lettera - non è solo una crisi finanziaria, ma una crisi globale: divora la geografia delle classi sociali, minaccia l'esistenza del ceto medio, riduce il glorioso Welfare all'attivismo caritatevole delle opere pie.
Tutto cambia, tutto frana, tranne l'intangibilità degli universi blindati della ricchezza, della speculazione, della rendita. C'è la crisi e quindi, così dice questa Europa indecente, occorre tagliare la spesa sociale, comprimere i redditi, razionare i servizi, ridurre i diritti».
«La politica - insiste Vendola - colpevolmente genuflessa dinanzi alla signoria del mercato, oggi appare impotente e balbettante. Nulla di concreto si può dinanzi alle piroette speculative dei mercati. E l'Italia si presenta a petto nudo al cospetto di questi mostri indomabili che movimentano denari e distruzione: abbiamo una classe dirigente travolta dalle proprie faide intestine e dall'urto degli scandali. Berlusconi e Tremonti sono le principali ragioni della vulnerabilità italiana, sono il vertice di un potere privo ormai di legittimazione morale, e rappresentano la versione casereccia di quel rigorismo a senso unico che sta impiccando il vecchio Continente all'albero del patto di stabilità. Si insegue il miraggio del pareggio di bilancio, affamando il Paese, deprimendone l'economia, non affrontando i nodi di una moderna politica industriale, definanziando l'innovazione e la ricerca, spezzando il cuore della pubblica istruzione», conclude il governatore pugliese.

Di Pietro: «Discutere delle modifiche alla manovra» - «Da qualche giorno siamo un Paese commissariato e sotto tutela. Non succedeva dalla fine della seconda guerra mondiale e non c'è da esserne orgogliosi. Le istituzioni della Ue e i leader delle principali potenze europee hanno stabilito quanto deve essere pesante la manovra ed entro quando va portata a termine, ma hanno anche indicato le voci di spesa sulle quali intervenire? Le regole della democrazia e della trasparenza esigono che Berlusconi e Tremonti raccontino chiaramente ai cittadini tutto quello che la Ue ha chiesto all'Italia come condizione per salvarla dal fallimento a cui la stava condannando questo governo». E' quanto scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
«La misura dell'intervento non può essere messa in discussione - spiega l'ex magistrato - però il Parlamento repubblicano ha il diritto e il dovere di decidere dove affondare le forbici. Nelle Commissioni che riuniranno giovedì si deve discutere di tutto ciò: di come rendere più giusta e più funzionale la manovra di Berlusconi e Tremonti che è iniqua e controproducente, perché il peso della crisi e quello degli errori del governo non possono ricadere sempre sulle spalle di chi già sta pagando da anni e anni».
«Ma diciamocelo chiaramente - sottolinea ancora Di Pietro - nessuna misura emergenziale basterà se, allo stesso tempo non verranno, avviate misure tali da restituire agli investitori e ai mercati un po' di fiducia nel futuro del nostro Paese. Lo sappiamo tutti: la palla al piede dell'economia italiana è la corruzione, il pietrone al collo che la tira a fondo è l'illegalità diffusa, a partire dallo scandalo dell'evasione fiscale».

Belisario (IdV): Il Governo ignora l'opposizione - «L'andamento dei mercati di questa mattina conferma che il governo Berlusconi non ha alcun credito e che ormai il nostro Paese è nelle mani di speculatori a causa di governanti incompetenti e spregiudicati.» A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato Felice Belisario, secondo cui «la poca credibilità del governo ha fatto sì che la Bce fosse costretta a intervenire con un vero e proprio commissariamento, che rischia da tutela di trasformarsi in ricatto grazie alle bugie di Berlusconi. Del resto le indiscrezioni che si apprendono dalla stampa sui contenuti della lettera all'Italia sono chiari: se l'Italia disattende il merito della missiva, può scordarsi l'intervento della Bce, se ne applica i 'suggerimenti' , può, invece, sperarci. Ultimo vulnus è la continua e reiterata omissione del confronto con l'opposizione che ad oggi non conosce i contenuti ufficiali della lettera inviata da Trichet. Uno schiaffo alla democrazia - conclude Belisario - e l'ennesima smentita del governo di pulcinella che, d'altronde, è il vero e unico tappo che impedisce al Paese di trovare la strada d'uscita dalla crisi. Ma l'alternativa è pronta e gli italiani lo sanno. Questo governo, più bugie racconta, più si sgonfia anche nella sua credibilità».

Boccia (PD): «Dal Governo serve trasparenza assoluta» - «La situazione è seria e il momento sempre più grave. Chiediamo al governo di informare l'opposizione passo dopo posso su tutto quello che avviene in queste ore nei rapporti con la Bce e le Istituzioni comunitarie». Lo ha sottolineato Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni economiche del gruppo Pd alla Camera, che ha aggiunto: «E' evidente dai contenuti della lettera di Trichet e Draghi inviata a Berlusconi dell'invasività inedita rispetto ad una condizione ordinaria della vita politica e democratica di un Paese».
«Per questa ragione - ha proseguito l'esponente Pd - ci aspettiamo che le decisioni dell'esecutivo si attengano ad un comportamento rigoroso e ispirato alla massima trasparenza.
Giovedì ci attendiamo che il ministro Tremonti si presenti alle Camere con proposte concrete nell'esclusivo interesse del Paese».

Orlando (IdV): «Con lo spot sulle tasse Tremonti prende in giro i cittadini» - «Con lo spot che invita i cittadini italiani a pagare le tasse questo governo ha colmato la misura e dimostra come ormai sia alla frutta. Tremonti e soci, dopo aver varato provvedimenti criminogeni come la depenalizzazione del falso in bilancio e lo scudo fiscale, prendono in giro i cittadini». E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, che aggiunge: «Gli italiani onesti non hanno bisogno di un invito televisivo perché hanno sempre pagato le tasse e continueranno a farlo. Gli evasori fiscali, invece, che questo esecutivo ha protetto e difeso, faranno una pernacchia».
«Il Tesoro, invece di chiedere i soldi a chi non ha più nulla e di gettare del denaro pubblico in vergognosi quanto inutili spot, dovrebbe approvare norme che permettano di recuperare ingenti somme di denaro per le esangui casse dello Stato, costringendo gli evasori fiscali a pagare il dovuto», conclude Orlando.

Crosetto: «Di Pietro e Vendola delirano» - «C'è un problema: sole e caldo. Vedo che agosto ha fatto le prime vittime: Di Pietro, Donadi e Vendola stanno delirando. Sono sinceramente preoccupato. Sarebbe opportuno che il ministro della Sanità verificasse perché il servizio pubblico è così in ritardo nell'intervenire». E' quanto afferma in una nota il sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto.