Imprenditore accusa Milanese: Gli pagavano casa in cambio di appalti
Il Deputato Pdl: «A Proietti dovevo dei soldi per la ristrutturazione e basta»
ROMA - «L'affitto della casa abitata dal ministro Tremonti era pagato non da Marco Milanese ma con il denaro di un imprenditore, Angelo Proietti, che in cambio avrebbe ricevuto subappalti Enav». Ad affermarlo è l'imprenditore edile Tommaso Di Lernia, arrestato nell'ambito dell'inchiesta Enav con l'accusa di corruzione, in una dichiarazione riportata in prima pagina dal quotidiano La Repubblica.
Una versione sul pagamento dell'affitto della casa di campo Marzio in assoluto contrasto con quella fornita a pm, giunta per le immunità e oggi allo stesso quotidiano fondato da Eugenio Scalfari dal deputato Pdl che di Tremonti è stato non solo ospite ma anche consigliere politico. Milanese ribadisce il pagamento da parte sua, con parziale rimborso cash da parte di Tremonti, dell'affitto dell'appartamento. Mentre con l'imprenditore Proietti ammette solo un rapporto professionale legato alla casa, avendogli affidato la ristrutturazione della casa.
«I lavori - ha obbiettato all'accusa di un debito con Proietti di 200 mila euro per i lavori in casa- .Sono stati per 50 mila euro. Ed io a Proetti dicevo continuamente: 'ti vuoi fà pagà?'. Ma lui rispondeva: 'aspetta quando completeremo', perchè in effetti dovevo fare altri lavori».