27 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Governo | Maggioranza

Bossi non sarà in Consiglio dei Ministri, salta il chiarimento con Berlusconi

Ma Maroni assicura: «Dal voto Papa nessuna ripercussione sul Governo»

ROMA - Silvio Berlusconi e Umberto Bossi si dovranno chiarire faccia a faccia, per capire se - dopo la spaccatura della maggioranza nel voto su Alfonso Papa - esista ancora un asse Lega-Pdl a sostegno del governo. Ma l'incontro non si terrà presto come il presidente del Consiglio avrebbe voluto. Il senatur non sarà infatti al Consiglio dei ministri di domani, a causa di una operazione alla cataratta a cui si è sottoposto oggi.

Ma il giorno dopo il voto storico della Camera a favore dell'arresto di un deputato, nella maggioranza si continua a riflettere sulle conseguenze. A via dell'Umiltà si è tenuta una riunione dello stato maggiore del Pdl con Roberto Calderoli, che è servita non soltanto a discutere del ddl di riforma istituzionale che domani sarà esaminato dal Cdm ma anche a cercare di capire cosa stia accadendo all'interno del Carroccio. In primo luogo si cerca di decifrare il ruolo di Roberto Maroni, che con il voto di ieri ha dimostrato di avere la maggioranza del gruppo della Lega alla Camera che invece è ancora guidato da Marco Reguzzoni, esponente del cosiddetto cerchio magico.

Ma è proprio dal ministro dell'Interno che oggi è arrivato un messaggio rassicurante all'esecutivo. «Il voto di ieri - ha detto - non ha nessuna ripercussione sul governo» e inoltre all'interno della Lega non c'è nessuna spaccatura perché «c'è una guida salda ed è di Umberto Bossi».