16 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Politica & Giustizia

Napolitano: Cautela su intercettazioni e misure cautelari

Il Presidente della Repubblica: «I Pm devono usare rigore e senso di responsabilità»

ROMA - I magistrati devono utilizzare «figure e senso di responsabilità» nell'esercizio delle loro funzioni, ed è bene essere prudenti nell'uso di intercettazioni e misure cautelari. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, incontrando i magistrati in tirocinio al Quirinale: «nell'avvio e nella conduzione delle indagini, sappiate applicare scrupolosamente le norme e far uso sapiente ed equilibrato dei mezzi investigativi, bilanciando le esigenze del procedimento con la piena tutela dei diritti costituzionalmente garantiti».

INTERCETTAZIONI - «Il discorso - ha proseguito Napolitano - vale, in specie, per le intercettazioni, cui non sempre si fa ricorso, come invece insegna la Corte di Cassazione, solo nei casi di 'assoluta indispensabilità per le specifiche indagini e nelle quali viene poi spesso divulgato il contenuto pur quando esso è privo di rilievo processuale, ma può essere lesivo della privatezza dell'indagato, o ancor più, di soggetti estranei al giudizio».

MISURE CAUTELARI - Inoltre, Napolitano ha chiesto di «evitare inserimento nei provvedimenti giudiziari di riferimenti non pertinenti o chiaramente eccedenti rispetto alle finalità dei provvedimenti stessi». Allo stesso modo il Presidente ha invitato a «usare il massimo scrupolo nella valutazione degli elementi necessari per decidere l'apertura di un procedimento, e, a maggior ragione, la richiesta o l'applicazione di misure cautelari».