27 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Tribunale di Milano

Basiglio, bimbi tolti a genitori, tutti assolti. Famiglia furiosa

I giudici hanno assolto con formula piena maestre e preside

MILANO - Il ritrovamento di un disegno osé sotto il banco, in realtà fatto da un'altra alunna. Di lì a breve l'allontanamento dalla famiglia di due fratellini di Basiglio (Milano), di 9 e 13 anni, per 69 giorni. E l'inizio dell'indagine a carico della preside e due maestre della scuola, un assistente sociale e uno psicologo, su cui oggi la V sezione penale del Tribunale di Milano ha espresso il suo giudizio: assoluzione con formula piena, perchè il fatto non sussiste. Alla lettura del dispositivo la mamma dei due bambini esce dall'aula e piange. «E' vergognoso, hanno rovinato due bambini», le uniche parole che riesce a dire.
Per gli ex imputati, dentro l'aula, le lacrime che scendono dai volti, sono di gioia. Per loro, era stato lo stesso procuratore aggiunto Pietro Forno, che aveva ereditato l'inchiesta, a chiedere l'assoluzione dalle accuse a vario titolo di falsa testimonianza, false dichiarazioni e lesioni colpose.

I bambini erano stati allontanati dalla famiglia il 14 marzo del 2008 in seguito al ritrovamento, sotto il banco della più piccola, di un disegno che in realtà si scoprirà in seguito aver fatto un'altra alunna. Nel maggio del 2008 avevano riabbracciato i genitori, che hanno poi presentato denuncia. Il quadro accusatorio ricostruito dal pubblico ministero Marco Ghezzi era che preside e maestre, una volta saputo che il disegno non era stato fatto dalla bambina, non l'avessero riferito ai magistrati. Mentre contro assistente sociale e psicologo c'era l'accusa di aver provocato un trauma al bambino. Diversa era stata invece la ricostruzione di Forno, per cui non vi era prova del nesso causale tra il comportamento degli assistenti sociali e il trauma, né della falsa testimonianza, visto che in realtà gli inquirenti non avevano mai fatto una precisa domanda. Forno aveva sottolineato che erano stati fatti degli errori, ma nulla che potesse avere rilievo penale.

Oggi è arrivata la decisione dei giudici. «In questo momento siamo profondamente amareggiati per la sentenza, anche se a questo punto lo temevamo. Fatichiamo a capacitarcene perché a nostro avviso era stata raggiunta la prova della consapevolezza da parte degli imputati sulla vera paternità del disegno ben prima dell'allontanamento dei due fratellini. Leggeremo le motivazioni», ha sottolineato l'avvocato Stefano Toniolo, legale della famiglia. «La direttrice della scuola si è comportata in maniera corretta con la sua segnalazione, ma purtroppo questa vicenda, anche dal punto di vista mediatico, è stata banalizzata» ha spiegato invece Vinicio Nardo, legale della preside della scuola.

Secondo l'avvocato, questa vicenda, infatti, è sempre stata trattata come un allontanamento dei due minori dalla casa dei genitori a causa di un disegno, «quando in realtà la situazione era più complicata e il disegno era solo un aspetto secondario».

«Prendiamo atto con soddisfazione dell'assoluzione con formula piena con la quale viene riconosciuto a tutti i soggetti coinvolti di avere agito a protezione dei bambini e viene definitivamente smontata l'ipotesi di un 'complotto'» ha dichiarato poi il sindaco di Basiglio, Marco Flavio Cirillo.