20 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Costi della Politica

Al via l'esame dei tagli a Montecitorio, Fini sforbicia

Il Presidente della Camera ha presentato ai Questori un piano triennale «crescita zero»

ROMA - Prime proposte dalla presidenza della Camera sulla riduzione dei costi della politica a Montecitorio. Domani mattina si riunirà l'ufficio di Presidenza che dovrà valutare e approvare le ipotesi messe a punto dal presidente della Camera Gianfranco Fini che oggi ha incontrato il collegio dei questori di Montecitorio che, a loro volta, si sono incontrati con i questori del Senato per raccordare il più possibile gli interventi.

CRESCITA ZERO - Secondo quanto è stato riferito da alcuni parlamentari, il «piano Fini» su cui lavorano i questori di Montecitorio si fonda sul principio della «crescita zero» dei costi della Camera per il prossimo triennio, lasciando invariata fino al 2013 l'attuale dotazione finanziaria a carico del bilancio dello Stato. La Camera, inoltre, provvederebbe a veri e propri tagli: verrebbe bloccato l'adeguamento di indennità e vitalizie si parlerebbe di ridurre i rimborsi ai viaggi in aereo.

Inoltre, come richiesto anche oggi da Tremonti, verrebbe applicato il contributo di solidarietà previsto dalla manovra ai vitalizi degli ex deputati e alle pensioni dei dipendenti di maggiore entità. La proposta conterrebbe inoltre, fra l'altro, la conferma delle indiscrezioni dei giorni scorsi circa la chiusura di almeno uno dei ristoranti della Camera, il recesso anticipato da alcuni dei contratti di affitto per locali oggi utilizzati da Montecitorio.

BLOCCO DEL TURN OVER - Quanto al personale dipendente della Camera, sempre secondo quanto si è appreso, si starebbe lavorando per un accentuazione del blocco del turn over tale da consentire un risparmio di spesa nel prossimo triennio di oltre un milione e mezzo. Unita alla creazione di contratti diverse per le nuove assunzioni, con trattamenti più in sintonia con i contratti previsti per analoghe categorie di professioni, al di fuori del palazzo.