31 luglio 2025
Aggiornato 03:00
Caso Milanese

Il Pm chiede uso tabulati per ricostruire rapporti con Gdf

Due utenze nel mirino, entrambe intestate al Ministero dell'Economia

ROMA - Ricostruire i rapporti intrattenuti da Marco Milanese con esponenti della Guardia di Finanza nel periodo compreso tra il primo gennaio del 2010 e il primo maggio del 2011. E' la motivazione con cui la procura di Napoli ha chiesto alla Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio l'uso dei tabulati telefonici di due utenze in uso al deputato del Pdl per cui è stato anche chiesto l'arresto in carcere.
Le due schede, una Tim e una Wind, emerge dalla richiesta trasmessa alla Camera, sono entrambe intestate al ministero dell'Economia: fino al 28 giugno scorso infatti Milanese è stato consigliere politico del titolare del dicastero di via XX settembre, Giulio Tremonti.

CASSETTE DI SICUREZZA - Oltre a chiedere l'uso dei tabulati i pm di Napoli chiedono alla Camera anche di poter perquisire alcune cassette di sicurezza, attualmente poste sotto sequestro, di cui dispone «presso più agenzie del Credito Artigiano» il deputato del Pdl su cui pende una domanda di autorizzazione all'arresto in carcere. Secondo il pm Vincenzo Piscitelli «vi è fondato motivo di ritenere» che nelle cassette di sicurezza «possano trovarsi beni o valori di provenienza delittuosa che come tali vanno necessariamente sequestrati in quanto corpo del reato».
Il magistrato partenopeo, nel decreto di sequestro, ricorda infatti «la disponibilità da parte di Milanese di oggetti preziosi ricevuti in corrispettivo di accordi corruttivi ed altri dei quali non è confermata l'origine lecita».