18 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Caso Milanese

Fava: In un paese normale Tremonti si sarebbe dimesso

Il coordinatore di Sinistra Ecologia e Libertà: «In Italia se ne andranno solo con il voto»

ROMA - «In un Paese normale un ministro che si fosse trovato nella situazione di Tremonti con il suo braccio destro avrebbe tolto il disturbo. E se non l'avesse fatto, l'avrebbe dimissionato il capo del suo governo». Lo afferma a nome di Sinistra Ecologia Libertà, Claudio Fava, della segreteria nazionale.

«In Italia invece, il giorno dopo, - prosegue il coordinatore di Sel - Berlusconi spiega che lui governerà fino al 2013, che ha già scelto, come nella casa Savoia, l'erede suo al trono e che non gli rompano le balle che ora bisogna riformare il Paese. Con chi? Con Tremonti. In un Paese normale, - insiste Fava - un ministro che si sente dare da un collega del coglione in diretta televisiva, o lo sfida a duello o si dimette. Invece Brunetta, preso platealmente per i fondelli da Tremonti durante la conferenza stampa sulla manovra, il giorno dopo abbozza, sorride e se ne fotte: Tremonti gli ha chiesto scusa, quindi tutto risolto».
«Negli Stati Uniti un ministro s'e' dimesso per non aver pagato i contributi alla propria colf. In Italia avrebbe cacciato la colf e poi sarebbe andato in tivù da Vespa a spiegare la buona politica agli elettori. Questi signori non se ne andranno per via giudiziaria ne' per un rigurgito di dignità. Se ne andranno solo - conclude il coordinatore di Sel - quando li manderemo a casa con il nostro voto. Quel giorno verrà. Ma dovremo esserne degni».