25 aprile 2024
Aggiornato 18:00
Il caso RAI

Federconsumatori: Prime risposte dalle nostre consulte giuridiche sulla vicenda RAI

ROMA - Facendo seguito alla denuncia della settimana scorsa, nella quale esprimevamo tutta la nostra indignazione e preoccupazione per le vicende che hanno riguardato la manipolazione di informazioni in Rai, giungono oggi le prime risposte da parte delle nostre consulte giuridiche.
«Il diritto all’informazione è una cosa seria, un principio fondamentale alla base della democrazia, che non può e non deve essere minacciato da nessuno, tantomeno da dirigenti superpagati.» – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Pilotare i flussi di informazione dei Tg Rai per renderli più favorevoli al Governo ed al suo Presidente del Consiglio (nonché proprietario della maggiore azienda concorrente) crediamo sia un grave attentato al diritto di informazione dei cittadini, danneggiati anche da quello che si potrebbe definire un vero e proprio boicottaggio delle programmazioni Rai per favorire la concorrenza Mediaset.

Per questo gravissimo ed inaccettabile tentativo di «appropriazione indebita» del servizio pubblico abbiamo dato mandato ai responsabili delle Consulte legali nazionali di denunciare all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e all’Autorità delle Comunicazioni l’intesa restrittiva della libertà della concorrenza perpetrata dalla Rai e da Mediaset con la formazione della struttura denominata Delta, coordinata dall’attuale deputato del Pdl Bergamini.
Come è noto, l’articolo 2 della legge istitutiva dell’Antitrust, vieta le intese tra imprese che abbiano per oggetto o per effetto di impedire, restringere o falsare in maniera consistente il gioco della concorrenza all’interno del mercato nazionale o in una sua parte rilevante.

Secondo le prime analisi dei nostri legali, dalle intercettazioni telefoniche pubblicate sulla stampa sarebbe risultato un quadro sconvolgente che non può che delineare non solo eventuali responsabilità di varia natura, anche risarcitoria, nei confronti degli utenti televisivi del servizio pubblico e privato, ma anche e soprattutto nell’ambito della concorrenza e del mercato.
Alla luce di tali considerazioni, quindi, stiamo approfondendo e studiando le modalità di intervento che permettano ai cittadini di essere tutelati e risarciti dai danni causati da questo gravissimo attacco ad un servizio pubblico che deve tornare nelle mani dei cittadini, liberandosi da ogni legame con la politica.