28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Inchiesta P4

Lei: Bene gli accertamenti, ma no a processi sommari

Il DG della Rai: «Accertare le eventuali responsabilità sulla base di fatti dimostrati»

ROMA - Ben vengano gli accertamenti alla luce di quanto emerso nelle intercettazioni sull'inchiesta P4 e in quelle sul crack della società Hdc con la presunta struttura Delta per il controllo della Rai, ma l'immagine dell'azienda non può essere pregiudicata sulla base di processi sommari. Lo ha detto il dg della Rai, Lorenza Lei, durante l'audizione in Vigilanza.

NO A PROCESSI SOMMARI - «Nessuna esitazione all'attività di accertamento di eventuali comportamenti scorretti rimessa alla competente struttura aziendale dell'internal auditing, nell'assoluto rispetto delle indagini svolte dall'autorità giudiziaria per evitare inopportune sovrapposizioni», ha premesso il dg ricordando di avere incaricato un avvocato per la tutela dell'azienda e di aver avviato un'indagine interna - sia su P4 che su Delta - per valutare «eventuali interferenze esterne con l'attività gestionale».
Però, ha aggiunto, «sia ben chiaro che non mi presterò e non consentirò che l'azienda che mi onoro di rappresentare e i suoi dipendenti possa vedere pregiudicata la propria immagine sulla base di processi sommari, prima ancora che siano accertate eventuali responsabilità sulla base di fatti puntualmente dimostrati». E questo «non a tutela di singoli ma di tutti i lavoratori che ogni giorno a tutti i livelli, dal primo all'ultimo, con professionalità e abnegazioni, hanno garantito il primato dei successi negli ascolti della Rai».