19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Il Papa celebra il quotidiano della Santa Sede

L'Osservatore Romano è da 150 anni è un «faro orientatore»

Benedetto XVI: «Nato in anni difficili, ha informato con onestà e libertà»

ROMA - Benedetto XVI celebra i centocinquant'anni dell'Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede, nato non casualmente nel 1862 dopo la nascita dello Stato unitario italiano. In un messaggio al direttore dell'Osservatore Giovanni Maria Vian il papa ricorda che «L'Osservatore Romano ebbe origine in un contesto difficile e decisivo per il Papato, con la consapevolezza e la volontà di difendere e sostenere le ragioni della Sede Apostolica, che sembrava essere messa in pericolo da forze ostili».

«UN FARO ORIENTATORE» - «Nel 1870 la fine del potere temporale - avvertita poi come provvidenziale nonostante soprusi e atti ingiusti subiti dal Papato - non travolse - sottolinea il pontefice - L'Osservatore Romano, né rese inutili la sua presenza e la sua funzione». Ratzinger esalta «la linea di imparzialità e di coraggio mantenuta di fronte alle tragedie e agli orrori che segnarono la prima metà del Novecento».
«In quegli anni tremendi, e poi durante il periodo della guerra fredda e della persecuzione anticristiana attuata dai regimi comunisti in molti Paesi, nonostante la ristrettezza dei mezzi e delle forze, il giornale della Santa Sede seppe informare con onestà e libertà, sostenendo l'opera coraggiosa di Benedetto XV, di Pio XI e di Pio XII in difesa della verità e della giustizia, unico fondamento della pace». Citando il cardinale Montini, che poi divenne papa Paolo VI, il papa definisce L'Osservatore «luce tranquilla e fiammante» che ancora oggi appare come «un faro orientatore» e «un 'giornale di idee', come un organo di formazione e non solo di informazione».