4 maggio 2024
Aggiornato 06:30
«Unità fra voi e in Chiesa»

Pallio a San Pietro agli Arcivescovi

Benedetto XVI: «Il nostro dovere è prendere sulle spalle gli altri»

ROMA - «Il pallio significa molto concretamente anche la comunione dei Pastori della Chiesa con Pietro e con i suoi successori. Significa che noi dobbiamo essere Pastori per l'unità e nell'unità e che solo nell'unità di cui Pietro è simbolo guidiamo veramente verso Cristo». Lo ha sottolineato Papa Benedetto XVI nella sua omelia nella messa solenne in San Pietro dove, in occasione della Festività di san Pietro e san Paolo. ha imposto il Pallio sulle spalle dei nuovi Arcivescovi Metropoliti.

«GIOGO DOLCE» - Questo - ha sottolineato il Papa sul significato del Pallio - può ricordarci innanzitutto il «giogo dolce» di Cristo che ci viene posto sulle spalle . Il giogo di Cristo è identico alla sua amicizia. È un giogo di amicizia e perciò è un «giogo dolce», ma proprio per questo anche un giogo che esige e che plasma. È il giogo della sua volontà, che è una volontà di verità e di amore. Così è per noi soprattutto anche il giogo di introdurre altri nell'amicizia con Cristo e di essere a disposizione degli altri, di prenderci come Pastori cura di loro.
Il pallio - ha inoltre ricordato il Papa - viene intessuto con la lana di agnelli, che vengono benedetti nella festa di sant'Agnese. Ci ricorda così il Pastore diventato Egli stesso Agnello, per amore nostro. Ci ricorda Cristo che si è incamminato per le montagne e i deserti, in cui il suo agnello, l'umanità, si era smarrito. Ci ricorda Colui che ha preso l'agnello, l'umanità - me - sulle sue spalle, per riportarmi a casa. Ci ricorda in questo modo che, come Pastori al suo servizio, dobbiamo anche noi portare gli altri, prendendoli, per così dire, sulle nostre spalle e portarli a Cristo. Ci ricorda che possiamo essere Pastori del suo gregge che rimane sempre suo e non diventa nostro» .

«PASTORI PER L'UNITA'» - E «infine - ha concluso il Papa - il pallio significa molto concretamente anche la comunione dei Pastori della Chiesa con Pietro e con i suoi successori. Significa che noi dobbiamo essere Pastori per l'unità e nell'unità e che solo nell'unità di cui Pietro è simbolo guidiamo veramente verso Cristo. In quest'ora, dopo sessant'anni di ministero sacerdotale, mi sono sentito spinto a guardare a ciò che ha caratterizzato i decenni. Mi sono sentito spinto a dire a voi - a tutti i sacerdoti e Vescovi come anche ai fedeli della Chiesa - una parola di speranza e di incoraggiamento; una parola, maturata nell'esperienza, sul fatto che il Signore è buono. Soprattutto, però, questa è un'ora di gratitudine: gratitudine al Signore per l'amicizia che mi ha donato e che vuole donare a tutti noi. Gratitudine alle persone che mi hanno formato ed accompagnato.