28 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Mezzogiorno di fuoco per la coalizione di Governo

Oggi il vertice dopo le tensioni della vigilia. Opposizione all'attacco

Crosetto dà voce al malumore del PDL su Tremonti. Bersani: «No a diktat»

ROMA - Sarà oggi all'ora di pranzo il vertice di maggioranza con Silvio Berlusconi: un mezzogiorno di fuoco per la coalizione di governo, percorsa dallo scontro sulla manovra riacceso ieri dal sottosegretario Guido Crosetto che ha rimesso nel mirino il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Le bozze della manovra economica firmata dal titolare di via XX Settembre «andrebbero analizzate da uno psichiatra», ha tuonato il sottosegretario alla Difesa, spiegando che «per fare il ministro così basta anche un ragioniere». Uno scontro sul quale intervengono tutti i leader dell'opposizione, per denunciare sia l'incompatibilità ormai acclarata tra il premier e il «superministro», sia il merito di quanto trapelato sui giornali.

Oggi quindi arriverà al pettine uno dei nodi più ingarbugliati per la maggioranza, anche perchè diverse fonti del Pdl confermano che Crosetto avrebbe dato voce al malumore dello stesso premier. Indiscrezione smentita dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti, ma senza convincere più di tanto. Visto che il capogruppo del Pdl alla Camera Cicchitto sottolinea come «nel contesto attuale è indispensabile conoscere, prima di prendere decisioni, la qualità e non sono la quantità della manovra economica». Con Crosetto anche il deputato Giuseppe Moles, vicino all'ex ministro Martino, mentre a difesa di Tremonti si espone solo Versace. Da registrare poi la posizione della Lega, che con Bossi avverte Tremonti: «Siamo contrari ad interventi sulle pensioni».

Nonostante questo quadro, Berlusconi rivendica la «coesione» della sua maggioranza. Ma l'opposizione è di tutt'altro avviso: lo scontro in atto «è la dimostrazione che la maggioranza non ha più la coesione necessaria per andare avanti», accusa il vice segretario del Pd Enrico Letta per il quale «ogni giorno che passa l'incompatibilità tra Berlusconi e Tremonti emerge sempre di più: ormai esistono due governi». E anche il leader Udc Casini accoglie con scetticismo l'appello del premier al dialogo,; «Credo che piuttosto debba fare un appello alla propria maggioranza per rimanere uniti ed evitare la paralisi».

L'impatto della manovra sul Paese è invece la preoccupazione di Pierluigi Bersani, che avverte: «Non accetteremo diktat dalla maggioranza». Anche Nichi Vendola teme che la manovra si risolverà in una «patrimoniale dei poveri, estraendo dalle tasche degli italiani, esattamente dei ceti medi e bassi, tutto quello che si potrà estrarre». Antonio Di Pietro annuncia invece la 'contromanovra' dell'Idv, che sarà presentata oggi.