Napolitano: No all'indifferenza, l'impegno è restare schierati
Risposta netta del Presidente della Repubblica all'alt Bossi: «L'Italia non poteva rimanere inerte»
ROMA - Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dice un secco 'no' a qualsiasi atteggiamento di «indifferenza» o «distacco» rispetto alla missione in Libia e ribadisce che «è nostro impegno, sancito dal Parlamento, stare schierati con le forze di altri paesi che hanno raccolto l'appello delle Nazioni Unite».
«NO ALL'INDIFFERENZA» - Il capo dello Stato ha parlato a una iniziativa, insieme all'Alto commissario Onu per i rifugiati, Antonio Guterres, in occasione del 60esimo anniversario della convenzione di Ginevra sullo status di rifugiati. «Non possiamo guardare con indifferenza o distacco - ha aggiunto Napolitano - agli avvenimenti in Libia, un paese a noi così vicino e con il quale abbiamo stabilito rapporti così intensi. L'Italia non poteva rimanere inerte dinanzi all'appello del Consiglio di sicurezza dell'Onu perché si protegesse la popolazione che chiede libertà, autonomia e giustizia».
APPELLO DELL'ONU - Secondo Napolitano l'Italia, con il suo impegno nella missione in Libia, ha risposto all'appello lanciato, attraverso l'Onu, dalla popolazione perché «la si protegesse dalla feroce repressione del regime di Ghedaffi e le si aprisse la prospettiva di una pacifica evoluzione politica e civile verso forme di reggimento democratico».
Rispetto, dunque, al proposito del leader della Lega Umberto Bossi di recuperare finanziamenti per l'Italia, tagliando la missione in Libia, dal Colle è giunta una presa di posizione determinata e netta.
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