29 marzo 2024
Aggiornato 00:30
Lettera al Presidente del Consiglio

Gli ex di Fi a Berlusconi: E' ora di cambiare in Pdl e Governo

Liberamente-scajoliani preparano il testo: In economia decida Silvio

ROMA - Una lettera a Silvio Berlusconi, da consegnare nelle ore successive ai ballottaggi. Firmata - sperano i promotori - da almeno cento parlamentari, soprattutto dell'area ex Forza Italia. La prima fotografia di quell'alleanza tra la corrente di Claudio Scajola e l'associazione Liberamente targata Angelino Alfano e Franco Frattini che sembra costituirsi in vista del dopo amministrative. Un'iniziativa aperta a tutti, ma che quasi sicuramente finirà per raggruppare una parte di quell'area di ex azzurri che in passato hanno lamentato carenze nel funzionamento del Pdl. Una missiva nella quale, sintetizzando, ci si rivolge così al Cavaliere: Caro Silvio, questa tornata delle amministrative non è andata bene, noi siamo berlusconiani e pensiamo che l'unico capace di cambiare le cose sia tu, facendo ripartire un partito che non funziona come dovrebbe, ma anche riprendendo in mano la leadership del governo pure in campo economico.

E' un'idea nata in casa azzurra, pensata da Franco Frattini e Angelino Alfano, anche per fronteggiare l'onda d'urto di una probabile nuova sconfitta elettorale. La missione è stata affidata ad altri berlusconiani doc come Crosetto, Bertolini, Turchi e Cossiga, che stanno provvedendo a mettere nero su bianco le proposte azzurre che saranno prima sottoposte alla firma dei parlamentari e poi recapitate sulla scrivania del presidente del Consiglio. Le bocche sono rigorosamente cucite, ma da quanto trapela sembra che l'iniziativa miri ad aggregare il massimo numero di parlamentari pronti a sottoscrivere due o tre semplici consigli a Berlusconi per affrontare la difficile fase post ballottaggi.

Il ragionamento parte da un dato che difficilmente potrà essere confutato: per il Pdl il primo turno delle amministrative ha rappresentato una sconfitta innegabile (sconfitta che molti, in via dell'Umiltà, temono possa essere aggravata dal voto di domenica e lunedì). Ora, nel momento di massima difficoltà, i berlusconiani - capitanati da quelli della prima ora - intendono ripartire proprio da leader, da Berlusconi. Il quale, è il consiglio, deve innanzitutto mettere mano alla politica del governo, intestandosi una linea chiara e finalmente decisa, a partire da una politica economica che non può essere delegata in bianco a nessuno.

Ma non basta. Occorre rilanciare il Pdl, dandogli regole certe e facendo valere finalmente il merito. Ancorando ancora più saldamente il progetto al Ppe, sinonimo di moderatismo e respiro europeo. Chi è a conoscenza dell'iniziativa assicura che coinvolgerà molti, da Frattini e Alfano a Scajola e alla Gelmini, e che non sarebbe osteggiata da altri big del calibro di Cicchitto e Verdini. Dovrebbero aderire in tanti, soprattutto parlamentari provenienti da FI - consapevoli che senza un rilancio la situazione rischia di precipitare.

L'appuntamento è fissato allora per il dopo ballottaggi, quando la lettera sarà resa pubblica, a meno di cambi di direzione dell'ultima ora. Ma è inevitabile che tra le conseguenze dell'iniziativa ci sarà anche quella di fotografare le forze in campo e i numeri a disposizione degli ex Fi. In un partito, il Pdl, agitato da forze centrifughe e da crescenti scosse interne.