26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Messo a punto dalla relatrice Paola Concia

In commissione no a ddl omofobia. Carfagna: Persa un'occasione

Il ministro: «In Aula voterò sì». Pd ripropone il testo Soro

ROMA - La commissione Giustizia della Camera ha bocciato con 26 no e 17 sì il testo unificato sull'omofobia messo a punto dalla relatrice Paola Concia (Pd) e la decisione non è piaciuta al ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna, oltre che ai democratici e alla sinistra. «Il Pdl - ha detto la Carfagna - col voto di oggi in Commissione, ha perso un'occasione. Il testo, infatti, non prevedeva il reato di omofobia, ma introduceva aggravanti per i reati commessi a scopo discriminatorio; una norma di stampo europeo. Voterò a favore del provvedimento non appena arriverà in Aula». Critico anche il capogruppo Pd Dario Franceschini: «L'atteggiamento della maggioranza sulla legge contro l'omofobia è incredibile e inaccettabile».
In commissione hanno votato contro i deputati del Pdl, della Lega e dei Responsabili. L'Udc si è spaccata: Luisa Santolini e Roberto Rao hanno votato contro, mentre Lorenzo Ria si è astenuto. Il Pd ha quindi chiesto che si ritornasse al testo originario, quello firmato dal democratico Antonello Soro.

FRANCESCHINI - La parola passa ora all'Aula. Franceschini, al termine della conferenza dei capigruppo, ha spiegato che lunedì prossimo 23 maggio l'Assemblea di Montecitorio affronterà la discussione generale sul testo. «La maggioranza ha contraddetto tutte le cose dette per settimane sul tema».

GIOVANARDI - E se la Carfagna ha annunciato il suo sì in Aula, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi ha invece apprezzato il no della commissione: «Bene ha fatto la commissione Giustizia della Camera dei Deputati a bocciare un testo macroscopicamente in contrasto con il principio di eguaglianza della nostra Costituzione e con i fondamenti del nostro diritto penale, in quanto mirante ad introdurre esclusivamente per omosessuali e transessuali un'aggravante rispetto a delitti, altrettanto odiosi e discriminanti, che possono riguardare uomini e donne eterosessuali».