Accordo su mozione, il Pdl converge su testo della Lega
Ancora qualche modifica sui dettagli. Opposizioni: «Un papocchio»
ROMA - Confermata la richiesta di un termine temporale, confermato il no ad aumenti della pressione tributaria, così come la categorica esclusione di interventi di terra e l'impegno per una soluzione diplomatica. Alla fine l'accordo tra Lega e Pdl sulla mozione per l'intervento in Libia si concretizza sostanzialmente sull'accettazione da parte dei pidiellini dei paletti posti dal Carroccio.
Per riuscire a sbloccare la situazione è stato necessario un vertice a palazzo Chigi, presente anche il premier Silvio Berlusconi. Assente il leader leghista Umberto Bossi, ma i suoi emissari hanno assicurato: «Lo abbiamo sentito al telefono, ed è d'accordo». La certificazione del leader leghista arriva da Gallarate, dove il Senatur non lascia dubbi su quale sia l'interpretazione dell'accordo: «La mozione della Lega passa e la vota anche Berlusconi».
Tuttavia il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto ancora dice che «servirà un riscontro» e che servirà lavorare anche questo pomeriggio «per i dettagli». Tuttavia, assicura lo stesso Cicchitto, l'esito del vertice di palazzo Chigi è tale da poter dire che la maggioranza ha «ritrovato coesione sulla politica estera». E anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa spiega che si sta «ancora lavorando» alla mozione, e tra i punti da limare, dice La Russa, c'è anche la copertura finanziaria dell'intervento. Sul punto della durata certa dell'intervento militare italiano, invece, è proprio il capogruppo leghista Marco Reguzzoni a spiegare che si prevede che «un termine temporale certo» sia fissato «in accordo con gli organismi internazionali dei Paesi alleati».
Un accordo che lascia perplesse le opposizioni, che già stamattina, con Massimo D'Alema, avevano previsto che «si impapocchierà un documento pasticciato per accontentare tutti». Anche per il Terzo Polo si è assistito a una «umiliante pantomima tra Bossi e Berlusconi con un compromesso sui tempi della missione che fa perdere ulteriormente credibilità all'Italia di fronte alla Nato e all'Onu».
A questo punto, salvo sorprese, domani si assisterà ad un voto congiunto di Pdl, Lega e Responsabili sulla mozione che ha come canovaccio quella del Carroccio; voto incrociato invece tra Pd e Terzo Polo sulle rispettive mozioni; mentre l'Idv voterà il suo documento che impegna il governo a porre fine ai bombardamenti.