19 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Incontro nella sede della Lega con Bossi

Maroni: Governo in pericolo se va contro le nostre valutazioni

Il Ministro dell'Interno: «In Parlamento vedremo, sentiremo, valuteremo, decideremo»

MILANO - «Il governo è in pericolo se non fa quello che deve fare, se si limita a far cose contrarie al sentire comune, alle nostre valutazioni». Ha replicato così il ministro dell'Interno Roberto Maroni alla domanda se il governo è in pericolo. «Questo è l'unico pericolo che corre il governo - ha detto Maroni uscendo dalla sede della Lega di via Bellerio, dove ha incontrato Umberto Bossi - su questa questione (bombardamenti in Libia, ndr) ho capito che ci sarà un dibattito in Parlamento».
Riguardo la possibilità che ci sia un voto parlamentare, Maroni ha replicato: «Pare di sì. L'opposizione mi pare che lo richieda a questo punto. E fino ad allora io non vedo possibilità per noi di cambiare la nostra linea».

Maroni ha quindi corretto le dichiarazioni del capogruppo alla Camera, Marco Reguzzoni: «Dopo le sue dichiarazioni alcuni giornali on line hanno titolato diefront della Lega. Non è così. La linea è quella dettata da Bossi e illustrata oggi sulla Padania. Siamo contro la guerra, siamo contro le bombe. Dopo di che ci sarà un dibattito in Parlamento, lì vedremo, sentiremo, valuteremo, decideremo».
«A noi interessa - ha proseguito Maroni - sapere come si esce dalla Libia, non come si risolve questa questione interna della maggioranza di governo. Nel programma di governo - ha ricordato il ministro - non c'era 'noi bombarderemo la Libia'. Quindi noi temiamo su questo una posizione che è coerente con la nostra impostazione, i nostri principi, la nostra visione».