L'Avvenire: nel Pdl ci sono dilettanti allo sbaraglio
Il quotidiano dei Vescovi: «Modificare la Carta idea balzana». Cicchitto: «Sulla proposta Ceroni un polverone immotivato». Vieti (Csm): Ceroni? «Parliamo di cose serie»
ROMA - «Roba improponibile - viene definita la proposta di riforma costituzionale Ceroni di ieri dal corsivo pubblicato sul quotidiano dei Vescovi, a firma Giovanni Grasso- ma il guaio è che idee balzane e pericolose vengono oggi prese sul serio da politici e giornalisti e il caso mediatico scoppia».
L’AVVENIRE: DILETTANTI ALLO SBARAGLIO MA NON FANNO RIDERE - Dilettanti allo sbaraglio. Ma non fanno ridere». Il quotidiano della Cei Avvenire, con un corsivo, mette insieme le iniziative di Roberto Lassini a Milano con i manifesti sulle Br in Procura e di Remigio Ceroni a Roma, con il deposito della proposta di revisione dell'art.1 della Costituzione in modo da sovraordinare il Parlamento a ogni altro potere, puntando il dito sulle ultime sortite-schock di esponenti del Pdl.
LASSINI E CERONI EFFIMERI ANTIEROI PER UNA GIORNATA - «Ceroni - è la denuncia del giornale Cei - è l'effimero antieroe di giornata. Il giorno prima è toccato a Lassini. E domani? Sotto a chi tocca: destra, sinistra, centro». In ogni caso «dilettanti allo sbaraglio» ma «purtroppo non fanno ridere» perchè «non siamo alla 'Corrida' ma nel Parlamento italiano».
CICCHITTO: IL PDL SI DISSOCIA DA CERONI - «E' stato creato un caso per l'iniziativa legislativa del tutto personale, non conosciuta né dal gruppo né dal partito, di un singolo parlamentare che, per esser chiari, non è stato ispirato da nessuno affinché mandasse messaggi in alcuna direzione». Lo afferma il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, a proposito della proposta di legge Ceroni che chiede di modificare l'articolo 1 della Costituzione.
LA FORMULAZIONE DELL’ARTICOLO 1 E’ IMPROPRIA, MA LA CENTRALITA’ DEL PARLAMENTO NO - «Detto anche che nel merito - precisa Cicchitto - riteniamo del tutto impropria la formulazione dell'articolo 1 ci sembra, però, assai singolare che venga considerata addirittura eversiva l'espressione centralità del Parlamento che fu coniata negli anni Settanta prima da Pietro Ingrao poi fatta propria dal PCI e che allora suscitò certamente dibattiti ma nessuno scandalo istituzionale. L'esistenza di due pesi e di due misure nella comunicazione ormai è clamorosa perché potremmo fare un lungo elenco di insulti a Berlusconi, rivoltigli anche in Parlamento, di autentici propositi eversivi e di espressioni del tutto improprie e improvvide usate da magistrati collocati ai vertici dell'Anm».
VIETTI (CSM): NON E' DA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE - «Parliamo di cose serie...». Così il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura Michele Vietti ha risposto ai cronisti che gli chiedevano, a margine della riunione del plenum di Palazzo dei Marescialli, un commento sulla proposta di riforma dell'articolo 1 della Costituzione presentata dal deputato del Pdl Remigio Ceroni.
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