Oggi Jalil a Roma incontra anche Napolitano e Berlusconi
Colloqui al Colle e Palazzo Chigi per il leader del Consiglio di transizione
ROMA - Nella sua prima missione all'estero da quando ha assunto il ruolo di guida del Consiglio nazionale transitorio di Bengasi, Mustafa Mohammed Abdul Jalil è atteso oggi a Roma, dove sarà ricevuto anche dal presidente Giorgio Napolitano e dal premier Silvio Berlusconi. La visita, ha sottolineato il portavoce della Farnesina Maurizio Massari «si inserisce nella politica di intensi contatti politici fra l'Italia e il Cnt che abbiamo riconosciuto come unico interlocutore legittimo per la Libia, terzi dopo Francia e Qatar».
Jalil incontrerà il ministro degli Esteri Franco Frattini alla Farnesina poco dopo le 9 di domattina, poi alle 11 si trasferirà al Colle per un colloquio con il capo dello Stato. Subito dopo è in agenda un pranzo nella sede trasteverina della Comunità di Sant'Egidio, che in queste settimane di crisi ha facilitato i contatti fra la diplomazia italiana, il Cnt e altre componenti della società libica. Nel pomeriggio, a quanto si apprende, il presidente del Consiglio provvisorio di Bengasi è atteso a palazzo Chigi per un faccia a faccia con Berlusconi.
«Siamo estremamente preoccupati per la situazione della popolazione civile in Libia e in particolare a Misurata da dove provengono notizie particolarmente allarmanti» ha spiegato il portavoce della Farnesina alla vigilia della visita. La diplomazia italiana ha avuto notizia di «bombe a grappolo usate dalle forze di Gheddafi e stupri di massa» ai danni della popolazione civile.
Obiettivo principale della missione internazionale, ha ricordato il diplomatico è «la cessazione delle violenze sui civili come premessa per avviare un dialogo politico che sia gestito dai libici». In merito a un impegno ulteriore, Massari ha osservato come l'intenzione sia quella di agire «senza creare danni collaterali che nessuno vuole». «Ascolteremo quello che avrà da dirci Jalil» ha detto ancora il portavoce.
L'Italia, ha proseguito, sta approfondendo con i partner «sulla base dell'ultima riunione del Gruppo di Contatto a Doha, gli strumenti e i meccanismi che consentano il parziale scongelamento di conti libici per assistere la popolazione e la governance» nell'est del paese, «nonché per favorire la vendita del petrolio e del gas» da parte del comitato provvisorio di Bengasi. Il 2 maggio è prevista la prossima riunione del Gruppo di Contatto proprio a Roma.
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