Studenti in piazza per welfare e diritti
Medi e universitari Rete della Conoscenza: No a tagli e alle riforme del Governo
ROMA - Tornano oggi in piazza gli studenti delle scuole e delle università: per contestare i tagli e le riforme in atto intraprese dal Governo Berlusconi, in oltre delle maggiori 50 città italiane - tra cui Roma, Milano, Torino, Genova, Trieste, Napoli e Bari - i giovani medi e universitari facenti capo alla Rete della Conoscenza, l'organizzazione studentesca cui confluiscono Link-Coordinamento universitario e Unione degli studenti, si svolgeranno sit in, flash mob e iniziative varie. I giovani reclameranno, in particolare, «un sistema nuovo di welfare e diritto allo studio capace - spiega il sindacato studentesco - di garantire una vera libertà di scelta dei propri percorsi di studio e di vita, senza essere legati dal reddito delle proprie famiglie e dalla precarietà dilagante».
STUDENT ACTION DAY - Gli organizzatori hanno ribadito la loro contrarietà a vedere ridotta «la scuola e l'università in un'azienda, dove docenti precari devono avere lo stesso colore politico dei governi di turno, luoghi dove non devono formare le coscienze dei cittadini». A dare vigore all'iniziativa, chiamata Student action day, sono state le parole pronunciate nei giorni scorsi dal premier Berlusconi sulla necessità di porre sullo stesso piano istruzione pubblica e privata.
«Le ultime parole del presidente del Consiglio - sostengono gli studenti - sono vergognose, ma ancora di più lo sono i nove miliardi di tagli su scuola e università, le migliaia di precari lasciati senza lavoro, le scuole che continuano a cadere a pezzi, l'assenza di risorse per i dipartimenti e per i ricercatori in un paese che ha bisogno di una formazione di qualità per crescere».
Dopo aver ricordato che «sono decine di migliaia gli studenti che non hanno borse di studio, molti dei quali costretti ad abbandonare il percorso scolastico o universitario, che pagano abbonamenti mensili esosi per i trasporti, che vedono come una rara eccezione e un privilegio riuscire ad accedere a cinema, teatri, musei o poter acquistare libri, musica, video», i giovani della Rete della Conoscenza hanno annunciato che il 6 maggio parteciperanno anche allo sciopero generale indetto dalla Cgil.
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