24 marzo 2025
Aggiornato 07:30
Crisi libica

Napolitano: «Permessi? Sull'applicazione della legge non si obietta»

Il Presidente della Repubblica «Sulla circolazione nei paesi Schengen si discuterà»

ROMA - «Nessuno può fare obiezioni a che si applichi in Italia una legge italiana»: così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha risposto, durante la sua visita di Stato a Bratislava, a chi lo interrogava sulla possibilità che i permessi di soggiorno straordinari rilasciati dall'Italia possano consentire la libera circolazione in tutti i paesi aderenti alla convenzione di Schengen.

NAPOLITANO - «Il governo italiano - ha aggiunto il capo dello Stato secondo quanto riportato dal sito internet del Quirinale - ha preso una decisione sulla base di una legge del 1998 che regola la materia dell'immigrazione nel nostro paese. Questa legge prevede che di fronte ad eventi di eccezionale gravità si possa concedere un premesso di soggiorno per motivi umanitari a persone che siano entrate nel territorio nazionale. Nessuno può fare obiezioni a che si applichi in Italia una legge italiana. La discussione riguarda altro, e cioè se con questo permesso di soggiorno concesso dall'Italia a queste persone, che poi sono i tunisini arrivati dopo la grave crisi che ha colpito quel paese, possano circolare in tutti i paesi aderenti alla convenzione di Schengen».
«A questo proposito - ha concluso il capo dello Stato - ci sono diverse interpretazioni e opinioni fra gli Stati membri dell'Unione europea. Non c'è che da seguire gli sviluppi della discussione fra loro».