Papa: La Resurrezione oltrepassa la nostra ragione, richiede un atto di Fede
Benedetto XVI: «La morte fisica davanti a Dio è come un sonno»
ROMA - La resurrezione è qualcosa che «oltrepassa i limiti della nostra ragione» e dunque «richiede un atto di fede». Lo ha sottolineato papa Benedetto XVI, parlando a piazza San Pietro per l'Angelus domenicale.
CRISTO ABBATTE IL MURO DELLA MORTE - «Anche tra i cristiani, - ha spiegato il papa - la fede nella risurrezione e nella vita eterna si accompagna non raramente a tanti dubbi, a tanta confusione, perché si tratta pur sempre di una realtà che oltrepassa i limiti della nostra ragione, e richiede un atto di fede. Nel Vangelo di oggi - la risurrezione di Lazzaro - noi ascoltiamo la voce della fede dalla bocca di Marta, la sorella di Lazzaro. A Gesù che le dice: Tuo fratello risorgerà, ella risponde: So che risorgerà nella risurrezione dell'ultimo giorno (Gv 11,23-24). Ma Gesù replica: Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà (Gv 11,25-26)».
Ha aggiunto il papa: «Ecco la vera novità, che irrompe e supera ogni barriera! Cristo abbatte il muro della morte, in Lui abita tutta la pienezza di Dio, che è vita, vita eterna. Per questo la morte non ha avuto potere su di Lui; e la risurrezione di Lazzaro è segno del suo pieno dominio sulla morte fisica, che davanti a Dio è come un sonno».
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