Vietti: Parere Csm non può essere interferenza
«Nostro diritto-dovere esprimerlo, ora sta al Ministro considerarlo»
ROMA - «Esprimere pareri al ministro sulle proposte di legge è un nostro diritto» e talvolta anche un dovere. E dunque «non può essere in alcun modo considerato un'interferenza» con il lavoro in contemporanea da parte del Parlamento.
Lo ha detto il Vicepresidente del Csm Michele Vietti, ospite a Un Caffè con... su SkyTg24, difendendo il parere con cui Palazzo Marescialli «a stragrande maggioranza» ha ieri definito «un'amnistia sostanziale» la norma sulla prescrizione abbreviata per gli incensurati contenuta nella proposta di legge di maggioranza e governo sul processo breve, all'esame dell'aula di Montecitorio. Parere duramente contestato dal Pdl che ha accusato palazzo dei Marescialli di voler condizionare, appunto, il lavoro in corso a Montecitorio.
Vietti ha ricordato come interlocutore del parere del Csm sia il Guardasigilli, rinnovando l'auspicio che il ministro della Giustizia Alfano tenga conto della valutazione espressa dall'organo di autogoverno della Magistratura.
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