Processo breve: alla Camera la maggioranza accelera fra le proteste
Casini: «E' una vergogna smentiscono gli impegni presi». Della Vedova: «La maggioranza vuole lo scontro sulla Giustizia». Franceschini: «Ne usufruiranno anche gli st
ROMA - Slitta l’ esame, previsto oggi, della legge Comunitaria nella quale è stato inserito il contestato emendamento che amplia la responsabilità civile dei magistrati. Norma che proprio in queste ore è oggetto di 'ripensamenti' che potrebbero portare ad una riformulazione del testo, e sulla quale il Csm si prepara ad intervenire con un parere decisamente critico.
IL VIA LIBERA AL PROCESSO BREVE PASSA PER QUINDICI VOTI - L'Aula della Camera ha dato infatti il via libera alla richiesta della maggioranza di invertire l'ordine del giorno per discutere subito il ddl sul processo breve, che contiene la norma sulla 'prescrizione breve' per gli incensurati.
La scelta è passata per 15 voti di differenza.
CASINI: IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA HA ILLUSO GLI ITALIANI - Approvare il processo breve è una «vergogna», il Governo smentisce gli impegni che aveva preso. Il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini ha parlato alla Camera dopo che il Governo ha chiesto l'esame immediato per il processo breve. Casini si è detto «totalmente d'accordo con Franceschini», che aveva criticato il Governo, e ha aggiunto: «Mi vorrei rivolgere al ministro della Giustizia, vorrei capire se ha ancora valore il dibattito politico che c'è tra di noi». Il leader Udc ha ricordato che il ministro della Giustizia aveva promesso l'accantonamento delle norme 'ad personam', nel momento in cui aveva presentato la riforma costituzionale della giustzia: «Ha presentato una riforma costituzionale e ha detto davanti a tutti che il Governo si impegnava a levare tutti quelli che potevano essere considerati provvedimenti settoriali, minimali, ad personam».
DELLA VEDOVA: UNA FORZATURA INACCETTABILE - «Assistiamo a questa nuova inaccettabile forzatura che è tanto inaccettabile quanto stupida. Mi rivolgo al ministro Alfano: sono disarmato, ci ritroviamo tutti quanti precettati per discutere non del processo breve, per il quale abbiamo detto che non ci sono contrarietà di principio, ma per la norma transitoria che è il solo motivo per cui si fa l'inversione». Lo ha detto il deputato di Fli Benedetto Della Vedova spiegando, nell'aula di Montecitorio, la contrarietà dei futuristi all'inversione dell'ordine del giorno chiesta dalla maggioranza.
FRANCESCHINI: NE USUFRUIRANNO ANCHE GLI STUPRATORI - Chiedere che la Camera voti oggi sul processo breve è una «doppia violenza», che serve solo a «fermare il processo Mills» che riguarda Silvio Berlusconi e la conseguenza sarà che chiunque, anche uno stupratore, se incensurato potrà godere della prescrizione breve. Lo ha detto il capogruppo Pd alla Camera Dario Franceschini, intervenendo in Aula dopo che il Pdl ha chiesto l'inversione dell'ordine dei lavori. «La proposta che ha fatto adesso il Pdl, sulla quale esprimiamo parere contrario, è un'altra pagina inedita di violenza parlamentare e di abuso della maggioranza. Cerco sempre di misurare le parole, le ho scelte perché qui si sta consumando una doppia violenza».
UN IMPUTATO PER VIOLENZA CARNALE, SE INCENSURATO, AVRA’ LA PRESCRIZIONE - Ma, soprattutto, «dov'è l'urgenza per invertire l'ordine del giorno? Qual è la motivazione per cui volete approvare in Aula, subito, un provvedimento vergognoso per la giustizia italiana che ha l'unica motivazione di fermare il processo Mills per il presidente del Consiglio? La conseguenza immediata è che in migliaia di processi si rischierà la prescrizione, processi per violenza carnale, di rapina, di furti: un imputato per violenza carnale, se è incensurato, avrà la prescrizione breve grazie alla vostra norma».
BOSSI FEDELE SERVITORE - «Vorrei sapere dalla Lega, dal ministro Bossi - ha aggiunto - cosa andrete a dire ai popoli padani a cui avete parlato di sicurezza? Andrete a dire che quando i provvedimenti riguardano il presidente del Consiglio non contano le rapine, i furti, le violenze. Siete pronti come servitori fedeli a votare a favore del presidente del Consiglio». E se tutto questo avviene proprio oggi è «perché oggi casualmente il presidente del Consiglio è corso a Lampedusa seguito dai telegiornali. Quella visita non è per risolvere i problemi dell'isola, ma per coprire il processo breve che volete portare in Aula. Almeno provate vergogna dentro di voi per un'altra pagina nera della storia della Repubblica».
IL PD HA ABBANDONATO I LAVORI IN COMMISSIONE - L'opposizione protesta e abbandona i lavori del Comitato dei Nove della commissione Giustizia della Camera, impegnato sul ddl che introduce la norma sulla 'prescrizione breve'. «Vogliono strozzare i tempi del dibattito - ha denunciato la capogruppo del Pd Donatella Ferranti - per votare entro domani il testo del ddl. Ma è inaccettabile. Questo provvedimento non serve ai cittadini».
OGGI SIT-IN DEL PD A MONTECITORIO - Il Pd ha organizzato un sit-in davanti alla Camera per protestare contro il provvedimento sul 'processo breve', che l'aula di Montecitorio esaminerà già oggi dopo aver deciso di invertire l'ordine del giorno. I deputati democratici si ritroveranno alle 18 davanti a palazzo Montecitorio.
- 19/10/2011 Processo breve: Berselli accantona il ddl. Pd: «E' nostra vittoria»
- 16/10/2011 Fini: intercettazioni e processo breve non sono una priorità per l'Italia
- 12/10/2011 Processo breve, ostruzionismo delle opposizioni. Palma: Loro diritto
- 13/04/2011 Ok dalla Camera, l'opposizione grida «vergogna»