24 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Si teme la violenza dei clandestini e i cittadini occupano il Comune

Lombardo: a Lampedusa è sbarcata la paura

«Gli isolani sono costretti a tapparsi in casa e c'è il pericolo di una rivolta in caso di rimpatri forzati». La Sicilia pronta allo sciopero generale. Domani Consiglio dei mi

ROMA - «I lampedusani - ha affermato il governatore della regione Sicilia, Raffaele Lombardo- hanno paura di imbattersi in questi uomini di 20 e 30 anni che finora non hanno manifestato intenti aggressivi ma domani quando dovessero capire che siamo intenzionati a riportarli a casa potrebbero innescare qualche rivolta o anche qualcosa di peggiore».

SALE LA TENSIONE I CITTADINI OCCUPANO PER PROTESTA IL COMUNE - Sale la tensione a Lampedusa stracolma di immigrati. Alcuni abitanti dell'isola hanno iniziato una protesta occupando il consiglio comunale. Chiedono il trasferimento dei circa cinquemila immigrati, in prevalenza tunisini, presenti sull'isola dove le condizioni igienico sanitarie sono ormai al limite.
I manifestanti lampedusani hanno affisso striscioni di contestazione al governo. «Non è razzismo, ma sopravvivenza» c'è scritto in un grande manifesto sopra la tribuna del consiglio comunale. Nell'aula è in corso un'assemblea con decine di studenti che oggi non sono andati a scuola.

LOMBARDO: A LAMPEDUSA POTREBBE SCOPPIARE UNA RIVOLTA DEI CLANDESTINI - A Lampedusa c'è anche paura di una possibile rivolta. «Quello che ho visto a Lampedusa è veramente desolante: i tunisini hanno occupato l'isola. I migranti sono dovunque e cominciano ad entrare nelle case ed a minacciare la gente che sta tappata dentro perchè ha paura di uscire», ha Raffaele Lombardo, stamattina a 'Mattino cinque' in onda su Canale 5.

PAGARLI PER TORNARE A CASA? DEL TUTTO INUTILE - A proposito della proposta di convincere gli immigrati sbarcati in Italia a tornare nel loro paese, con il pagamento di 1500 euro, lo Lombardo ha detto che «è inutile. «Non ci pensano proprio a tornare a casa loro. Nè credo al rimpatrio forzoso. Che facciamo - ha domandato Lombardo - li paracadutiamo nel deserto libico o li lasciamo sul bagnasciuga a Tunisi o a Hammamet?».

ENTRO MERCOLEDI’ BISOGNA EVACUARE L’ISOLA - «Entro mercoledì si dovrà evacuare l'isola e impedire altri sbarchi. O il Governo fa funzionare gli accordi di Tunisi oppure Lampedusa non può essere il primo approdo per i migranti. Li portino a Porto Empedocle se ce la fanno. Siamo pronti a collaborare perché si individui anche in Sicilia un altro punto di arrivo» dice il Governatore. «Altrimenti - prosegue - li imbarchino» verso navi dove svolgere le identificazioni e poi «si trasportino alle destinazioni finali. Su questo c'è l'impegno di tutti e venti i Governatori, compreso quello della Val d'Aosta».

SE IL GOVERNO NON INTERVIENE IN SICILIA E’ SCIOPERO GENERALE - Domani Lombardo sarà al Cdm straordinario per dire che «ciò che ho visto, ciò che succede e ciò che non dovrò succedere più. Ne a Lampedusa né altrove. Nell'isola si prepara lo sciopero generale ed ogni altra forma di mobilitazione. Il Governo non può ritardare ad intervenire».

DOMANI CONSIGLIO DEI MINISTRI SULL’ACCORDO CON LA TUNISIA - Il Consiglio dei Ministri è convocato domani, mercoledì 30 marzo 2011, alle ore 11,00 a Palazzo Chigi per l'esame dell'Accordo con la Tunisia.

CALDORO: L’ITALIA NON PUÒ FARCELA DA SOLA - Quella degli immigrati sbarcati a Lampedusa «è un'emergenza umanitaria e nessuno si può tirare indietro e nessuno infatti si è tirato indietro» ma l'Italia non può farcela da sola. Lo dice Stefano Caldoro, Governatore della Campania, al Messaggero.

L’EUROPA DEVE ASSUMERSI LE PROPRIE RESPONSABILITA’ - Le Regioni dunque faranno «quello di cui c'è bisogno» ma «certo la Sicilia e Lampedusa non possono essere lasciate sole, e non si può pensare che l'onere dell'accoglienza di questa enorme massa di persone possa ricadere tutto sulle loro spalle». Insomma «l'Europa deve sentirsi investita delle stesse responsabilità di cui ci sentiamo investiti noi».

NELLE NOTTE ALTRI 450 SBARCATI A LAMPEDUSA - Sono continuati anche la notte scorsa gli sbarchi di immigrati nordafricani a Lampedusa. Sull'isola sono arrivate 454 persone. Alcuni minuti prima di mezzanotte due motovedette di Guardia costiera e Guardia di Finanza hanno portato sul molo un nutrito gruppo di 190 persone tra eritrei e somali.

UNA CARRETTA DEL MARE AFFONDA: SALVATI 190 TRA ERITREI E SOMALI - Fra loro c'erano anche donne, una incinta, e minori. Gli extracomunitari erano a bordo di una «carretta» del mare naufragata ad una trentina di miglia a sud di Lampedusa. Altri due natanti, infine, sono approdati direttamente sull'isola con a bordo, uno 149 e l'altro 115 migranti. Intanto è arrivata a Taranto la nave della Grimaldi che ieri aveva caricato a bordo 827 immigrati, destinati alla tendopoli di Manduria.