28 marzo 2024
Aggiornato 22:30
Media | RAI

Stand by sulla direzione del Tg2, i tempi della nomina si allungano

Non sarà all'ordine del giorno di domani, ma in Cda se ne parlerà

ROMA - Si allungano i tempi per la nomina del nuovo direttore del Tg2 dopo l'uscita di Mario Orfeo, neo direttore del Messaggero.

NOMINE - Da lunedì la testata non sarà più firmata dall'ex direttore del Mattino, sostituito pro-tempore con ogni probabilità dal vice direttore Mario De Scalzi. Un 'interim' che potrebbe durare a lungo vista la partita, complessa come tutte quelle sulle nomine Rai: in ballo restano Susanna Petruni, vice direttore del Tg1 'sponsorizzata' da Paolo Bonaiuti, ma anche Gennaro Sangiuliano, altro vice di Minzolini in quota Gasparri. Tra i nomi circolati anche quello del direttore di Radiorai Antonio Preziosi al quale però potrebbe essere destinata, in futuro, la poltrona del Tg1. E non manca la Lega, che vista sfumata la direzione di Rainews dopo il blocco sul pacchetto di nomine pre estivo a causa della rottura nella maggioranza, ambirebbe ad una direzione per Gian Luigi Paragone. E' insomma nella stessa maggioranza che si cerca l'accordo su un nome che il Dg Masi dovrebbe poi proporre al Cda.
Uno stallo su cui forse incide anche il futuro dello stesso Dg, ora saldo in sella e fermo a restare almeno fino a giugno, ma che secondo alcuni potrebbe finire nella lista di nomi che il Tesoro deve indicare, entro il 4 aprile, per i Cda delle società controllate.

TG 2 - Ma è sulla direzione del Tg2 che domani si parlerà con ogni probabilità in Cda. Il punto non figura all'ordine del giorno ma saranno i consiglieri dell'opposizione a sollevarlo. Oggi il Cdr è tornato a chiedere una scelta che sia «garanzia di un'informazione libera, completa, pluralista e realmente rispondente alle caratteristiche del servizio pubblico».

MINZOLINI - Altro tema che sarà trattato 'fuori sacco' è il caso spese del direttore del Tg1 Minzolini, su cui la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta penale: il Dg Masi, scriveva Rizzo Nervo in una lettera al Presidente Garimberti venerdì scorso, dovrebbe attivare la procedura disciplinare con internal auditing e valutazione del Comitato etico sull'opportunità di una sospensione cautelativa.

AGICOM - All'ordine del giorno figura invece il contratto di servizio, che l'azienda aveva approvato salvo alcune clausole, in primis i compensi nei titoli di coda. Nodo sul quale il Governo ha modificato il testo, che ora attende solo la firma Rai, su cui preme molto l'Agcom: ieri il Presidente Calabrò ha definito «grave» il ritardo nella firma, oggi il Consiglio dell'Authority ha avviato, su questo, un'istruttoria. In ballo c'è il ruolo di controllo sull'applicazione del contratto, cessato di fatto a dicembre 2009 con la scadenza dell'ultimo in vigore.