Fioroni: «Nel Pd pochi voti di coscienza, la maggioranza vota la mozione»
L'esponente di Modem: «L'Italia deve essere protagonista del dopo-Gheddafi»
ROMA - «L'Italia ora deve essere molto attenta al dopo-Gheddafi, a svolgere un ruolo di traino e non di gregaria». Lo ha detto Beppe Fioroni lasciando la sede del Pd dopo la riunione del coordinamento.
FIORONI - «La nostra mozione sostiene le due risoluzioni dell'Onu in modo chiaro - ha spiegato l'esponente di Modem - ribadiamo lo stato confusionale e di poca incisività avuto dal governo e pensiamo che si debba pensare adesso a come costruire il dopo che non è il frutto delle bombe e degli affari ma della politica».
Quanto alla posizione di alcuni cattolici del Pd perplessi sull'intervento italiano Fioroni ha assicurato che «la stragrande maggioranza dei parlamentari voterà la mozione del Pd ci saranno pochi voti di coscienza, i soliti. Adesso però la questione vera è come essere protagonisti del domani, serve una grande iniziativa di politica estera».
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