24 aprile 2024
Aggiornato 20:30
CSM

Seggio Borraccetti a rischio, il Tar del Lazio accoglie il ricorso di Fucci

Il pm Fucci: «No al legittimo trattenimento in toga, Borraccetti non poteva essere eletto»

ROMA - A rischio la poltrona di consigliere del Csm per Vittorio Borraccetti, uno dei 16 togati che siedono a Palazzo dei Marescialli, eletto la scorsa estate tra le file di Magistratura democratica. Il Tar del Lazio, con una sentenza depositata ieri in segreteria, ha accolto infatti il ricorso contro la sua elezione presentato dal primo dei non eletti tra i magistrati in corsa, il pm di Santa Maria Capua Vetere Carlo Fucci, che si era presentato come 'indipendente'. I giudici amministrativi hanno sentenziato che è 'illegittima' la delibera con cui il Csm, nella precedente consiliatura, aveva concesso a Borraccetti e ad altri magistrati l'ok al trattenimento in servizio oltre i 70 anni di età, nonostante avessero presentato fuori termine la loro richiesta. Delibera che va quindi annullata, secondo il Tar, col risultato che Borraccetti sarebbe già decaduto dall'ordine giudiziario.

FUCCI - La domanda di trattenimento in servizio fino ai 75 anni sarebbe stata presentata da Borraccetti in ritardo - ha argomentato Fucci nel ricorso accolto dai giudici del Tar - cioè soltanto 9 mesi prima della data del suo naturale collocamento a riposo anziché i 12 previsti dalla legge.
Un 'caso' sul quale quasi certamente sarà chiamato ora ad esprimersi il Consiglio di Stato: il Csm, è la previsione che circola a Palazzo dei Marescialli, deciderà infatti di impugnare la sentenza del Tar chiedendo anche che vengano sospesi tutti gli effetti della pronuncia precedente.